Cina: arrestati 5 islamisti per l'attentato di piazza Tienanmen cronaca di Ilaria Maria Sala
Testata: La Stampa Data: 31 ottobre 2013 Pagina: 14 Autore: Ilaria Maria Sala Titolo: «Attentato a piazza Tiananmen»
Riportiamo dalla STAMPA di oggi, 31/10/2013, a pag. 14, l'articolo di Ilaria Maria Sala dal titolo " Attentato a piazza Tiananmen ".
Le autorità cinesi hanno annunciato, con un messaggio sull’account Weibo (il Twitter cinese) della polizia di aver arrestato cinque persone per l’attentato di lunedì quando un Suv si è lanciato contro la folla di turisti a piazza Tiananmen, esplodendo tra le fiamme e uccidendo cinque persone (fra cui tre attentatori) e provocando una quarantina i feriti. I cinque arrestati sono tutti uomini appartenenti al gruppo uiguro, la minoranza etnica turcofona che vive nel Xinjiang (Cina dell’ovest). Per lo più aderenti a forme moderate di islam, da decenni gli uiguri hanno sviluppato un forte attrito nei confronti dei cinesi etnicamente e politicamente dominanti, in una situazione che ricorda da vicino quella del Tibet. Secondo quanto ha dichiarato la polizia, i cinque uomini avrebbero ingaggiato una famiglia di tre persone, un uomo chiamato Usmen Hasan, sua moglie e sua madre (che sarebbe stata alla guida del Suv), per compiere l’attentato: schiantarsi contro la folla e poi darsi fuoco all’interno della vettura, proprio sotto al ritratto del presidente Mao all’ingresso della Città Proibita, l’antica residenza imperiale. Al momento di compiere gli arresti - dice la polizia in un comunicato - nella residenza temporanea dei cinque a Pechino sarebbero stati rinvenuti anche contenitori di gasolio e gas, coltelli e una «bandiera jihadista» non meglio descritta. Per la prima volta però i media cinesi hanno descritto i fatti di piazza Tiananmen come un attentato terroristico, definendolo «un atto violento pianificato e organizzato in modo meticoloso». A parte brevi comunicati, la stampa nazionale ha mantenuto il silenzio sull’avvenuto, ma per la minoranza uigura si prospettano giorni molti difficili: già da ora, infatti, agli albergatori è stato ordinato di non affittare stanze a uiguri. E nel Paese cresce il timore per l’inasprirsi della repressione nei confronti di questo gruppo etnico.
Per inviare la propria opinione alla Stampa, cliccare sull'e-mail sottostante