leggendo su IC dell'ennesimo giudice antisemita, (come definire altrimenti un sostenitore dei diritti del negazionismo?) ed avendo avuto a che fare con la legge sempre più lontana dalla giustizia, le sottopongo un parallelo tra un'affermazione di Simon Wiesenthal e la situazione attuale della legge italiana.
Wiesenthal diceva che il problema non era scovare i nazisti ma farli condannare in paesi come germania ed austria. Egli faceva notare che il nazismo come sistema politico era sì morto, ma aveva lasciato molti figli ancora in attività, infatti in una dittatura non è possibile essere giudici o insegnanti se non si è parte del regime, quindi Wiesenthal affermava, con ragione, che per avere giusti processi si sarebbe dovuto attendere il ricambio generazionale della magistratura.
Non entro nel merito della bagarre politica/magistratura attuale, è un argomento di cui mi importa nulla, ma vorrei porre l'attenzione su come i giudici attuali siano indirizzati (verrebbe da dire indottrinati) verso posizioni di (estrema) sinistra.
Essi sono figli del '68, quindi i criminali sono quasi sempre giustificabili mentre la polizia e gli apparati di sicurezza sono quasi sempre colpevoli di qualcosa.
Ne ho avuta prova con mio marito che appunto si occupa di sicurezza.
Le loro posizioni poi su noi ebrei poi sono il peggio che si possa vedere, basta ricordarsi di Vauro che disegna mille battute su Papa e preti pedofili ma si guarda bene dal commentare l'attualità degli stupri islamici anche su minori e che per la legge ha diritto di dire ed offendere come vuole mentre nessuno lo può criticare. Parliamo dell'assoluzione a priebke, parliamo di mille e mille piccoli episodi in cui se sei ebrea o fai parte delle forze dell'ordine è meglio che prendi insulti in silenzio 'ché se alzi la voce troverai un giudice pronto a condannarti per qualcosa.
Quindi sembra che quello che possiamo fare sia solo attendere il ricambio generazionale di giudici ed insegnanti sperando che non siano fascisti.
Ma temo che comunque cambi per noi siano sempre e solo guai.
Con stima,
Lettera firmata
Wiesenthal aveva perfettamente ragione, ma nell'attesa del ricambio generazionale qualcosa va comunque fatto, anche perché, le nuove generazioni hanno ancora - nei licei e nelle università- proprio quei cattivi maestri ai quali lei si riferisce.
IC redazione