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Concordo anch'io con la dispersione delle ceneri di Priebke in una fogna. L'unico pericolo sarebbe quello di un'eventuale intasamento della fogna, con conseguenze igienicamente immaginabili per la gente. Comunque d'accordo per la sua cremazione senza solennità: in tal modo si faciliterebbe il suo ingresso all'inferno. Ho ascoltato Gam Gam guardando il video collegato e ho pensato che sono d'accordo con chi ha detto che per il funerale di Priebke la decisione giusta sia cremarlo e spargere le ceneri in una fogna. Certe volte la pieta' e' sprecata. dan Cara redazione di IC Costantino Pistilli Gentili Signori della Redazione di IC, sono da molti anni un vostro lettore che legge sistematicamente ed apprezza il vostro sito, soprattutto gli scritti di Deborah Fait, Fiamma Nierenstein, Ugo Volli, senza voler togliere nulla agli altri vostri autori. Sono di idee liberali e filo israeliano, senza riserve. "Non per giustificare ma per capire" , personalmente non ho capito - scusate - il vostro commento sul funerale di Priebke sull'edizione di oggi: " Cremazione e dispersione delle ceneri in una fogna ecco l'unico funerale politicamente corretto per il criminale Priebke". Non l'ho capito nel senso se era una critica al "politicamente corretto" o (spero proprio di no) un desiderio. Il "boia" SS-Hauptsturmführer (Capitano) Priebke (pentito o non pentito, affari suoi che spiegherà ad un Giudice più imparziale e giusto di quanto mai possa esserlo un uomo) fu una piccolissima e insignificante personaggio di uno dei tanti efferati eccidi che furono compiuti da una parte e dall'altra . Ha pagato molto più di tanti altri che fecero di peggio, molto di peggio, e ricevettero onori, medaglie e prebende. Lui personalemnte sparò alla nuca di due Vittime della strage delle Fosse Ardeatine e, come aiutante di campo di Kappler, ebbe l'incarico di spuntare i nomi dei "giustiziati" dall'elenco . Magari ha fatto qualcos'altro ma non risulta. Mi risulta, viceversa, ma forse sbaglio e se sbaglio mi corriggerete, che il responsabile esecutore sia stato l' SS-Obersturmbannführer Kappler, come noto, che fu condannato per i 15 fucilati in più rispetto ai 320 previsti dagli ordini dei suoi superiori ( Feldmarschall Kesserling in primis). Non per tutti i 335, solo per i 15 "eccedenti" la burocratica lista di morte. I suoi ufficiali sottoposti, nel 1948 processati con lui (ad eccezione, appunto, di Priebke, che era fuggito in Sud America) furono tutti (TUTTI) assolti dal Tribunale Militare di Roma . Mi sono sempre domandato perchè Priebke, cinquant'anni dopo, no. Vi sarei grato di un chiarimento. Antonio Valenti, Cadoneghe (Padova) Gentile lettore, Priebke era un nazista, che fino all'ultimo non ha mai smesso di credere in Hitler. Lei scrive " tanti efferati eccidi che furono compiuti da una parte e dall'altra ", ma il nazismo significa sterminio, camere a gas, forni crematori, non è accettabile il paragone con i vari eccedi che avvengono in guerra. Sulla fuga in Sud America dei tanti capi nazisti e la loro assoluzione dal tribunale militare di Roma, può aver giocato in favore di quella sentenza l'Istituzione che quei passaporti aveva confezionato, non sappiamo trovare altra spiegazione. E' un'altra pagina - purtroppo dimenticata- che non torna a onore del Vaticano. |
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