Pubblichiamo le dichiarazioni dell'On.Souad Sbai a Costantino Pistilli sul Marocco, dove, pur essendoci un governo con la partecipazione del partito dei Fratelli Musulmani, dà segnali in controtendenza con la Shari'a della Fratellanza, così come si era imposta in Egitto e in Tunisia.
Il re del Marocco Souad Sbai
“Dopo il nuovo rimpasto di governo il Marocco è sempre più libero dalla minaccia della sharia e sempre più vicino ai valori condivisi con l’Occidente”. È quanto afferma Souad Sbai, già deputata del PdL ed esperta di lungo corso del mondo islamico all’indomani della formazione del nuovo governo marocchino dopo una crisi che si era aperta nel luglio scorso in seguito alla decisione del partito Istiqlal di uscire dall'esecutivo. “Nel Majilis marocchino siederanno personaggi che porteranno il governo di Rabbat a quel riformismo tanto atteso dall’Occidente: un islam simile al modello andaluso, dove la comunione tra musulmani cristiani e ed ebrei era quotidiana. Con speranza, ora, penso alle nuove sei donne che presiederanno il nuovo Parlamento e ai risultati raggiunti dal partito Rni (Rassemblement national des indépendants), che è riuscito a piazzare ben otto elementi di spicco nel nuovo governo. Primo fra tutti lo stesso presidente dell'Rni, Salaheddine Mezouar, a cui è andato il prestigioso ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione seguito, all'Economia e le Finanze, da Mohamed Boussaid, attuale prefetto di Casablanca”. “E con speranza –conclude l’On. Sbai- “Auguro un ‘moderno’ avvenire a questo nuovo Marocco”.