Ogni reperto archeologico, e ancor più se di valore come sembra essere la statua di Apollo rinvenuta nel mare della Striscia di Gaza, desta il nostro interesse, quale patrimonio dell'umanità , e bene fa F.Scuto a riportarlo su Repubblica.
Non mi ha convinto però il finale dell'articolo: sembra quasi che se la statua esce dai confini di Gaza, la perdita sia da imputare al fatto che la Palestina non è uno Stato (sigh). Ma se è lo Stato stesso di Gaza (doppio sigh) a metterla in vendita e per di più al mercato nero !?
Mi pare che Repubblica anche stavolta non abbia perso l'occasione per il solito piagnisteo pro -Palestina.
annalisa rossi
Va anche sottolineato che la statua - restando a Gaza, dove vige l'ortodossia islamista - rischierebbe di venire distrutta, come è successo per altre opere d'arte giudicate 'immorali' o 'sacrileghe' dalla shari'a islamista.
IC redazione