Ho inviato alla Caritas questa amail:
Egr. Signori, ho avuto modo di osservare che sulla cartina che descrive i luoghi dei vs. interventi in Medioriente e le Vs. sedi, Gerusalemme viene collocata in Palestina, stato inesistente. Non vi sembra inverosimilmente ipocrita utilizzare strutture e garanzie della democratica Israele, negandone al contempo l'esistenza? Gerusalemme è la capitale di Israele, che non solo è uno stato esistente da 65 anni ma anche l' unico stato in quell' area che garantisca totale libertà di culto a tutte le religioni, proteggendo con leggi tutti i fedeli e occupandosi della salvaguardia dei luoghi di culto. In questo periodo in cui guerre di religione e relativi massacri vengono così spesso "all'onore " delle cronache, un onesto desiderio di proteggere i più deboli dovrebbe passare innanzitutto attraverso il rispetto e il riconoscimento di Israele come democrazia, in tutti i luoghi e le cartine del mondo.
Gradirei che fosse immediatamente modificato qualunque vostro opuscolo nel senso suindicato.
Liliana Tartaglione - Milano
Ecco la risposta della Caritas:
Ti ringraziamo per la segnalazione. Se ti riferisci alla brochure “Una carità aperta al mondo” nel rivedere il documento, ci siamo resi conto che per necessità di sintesi, il box può essere equivocato. L’indicazione fa riferimento a progetti di sostegno e accompagnamento di Caritas Gerusalemme, in favore di associazioni palestinesi di disabili. Per evitare il ripetersi dell’incidente, avremmo piacere di capire se il documento a cui fai riferimento è questo e in quale occasione ne sei entrato in possesso, dato che è una pubblicazione datata, in fase di aggiornamento.
Cordiali saluti,Area Pace e Mondialità della Caritas di Roma
Continua il copia-incolla della Caritas ai nostri lettori che hanno scritto per protestare contro la cancellazione del nome di Israele sostituito con Palestina. Aspettiamo sempre che correggano la menzogna (non lo chiamiamo errore)
IC redazione