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Ugo Volli
Cartoline
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Le ragioni di una non notizia 07/10/2013

Le ragioni di una non notizia
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli


La bambina ferita dal terrorista palestinese

Cari amici,

avete visto che cosa terribile? Un israeliano, anzi sicuramente un cattivissimo "colono" armato è entrato sabato sera in un villaggio arabo in Israele. Scoperto da una bambina di 9 anni le ha sparato addosso, ferendola gravemente. Il partito di governo di Israele, Likud, ha inviato molti festeggiamenti allo sparatore. Il governo invece non ha reagito. Che scandalo!  Israele magari sarà boicottato, rifiutato dagli organismi internazionali... Sicuramente tutti i giornali grideranno alla violenza coloniale, al terrorismo... Come? Dite che non avete letto niente? Che strano, fatemi guardare meglio... Ah scusate, mi sono sbagliato, tutto l'inverso. Il villaggio si chiama Psagot, era israeliano e così la bambina; palestinese era l'attentatore (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/172532 ) ed è Al Fatah, il partito del dittatore palestinese Mahmoud Abbas che si è complimentato (http://www.palwatch.org/main.aspx?fi=157&doc_id=9827 ). L'allarme della bambina ha evitato una strage tipo Itamar (http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/172544 ).

Nessuna meraviglia allora del silenzio dei media e dei politici europei.  Se a Psagot avessero costruito delle case, dato che si trova al di là della linea verde (benché in zona C, che i trattati di Oslo attribuiscono alla completa amministrazione israeliana fino alla definizione dei confini che dovrà uscire da una trattativa delle parti), questo sì che sarebbe stato grave. Se la polizia israeliana avesse arrestato con le buone maniera un minorenne che lanciava pietre, come è accaduto un mesetto fa a Hebron, questo sì che avrebbe fatto scandalo. Ma sparare addosso a una bambina ebrea, andiamo, che volete che sia... Gli arabi l'hanno sempre fatto, trovate qui il racconto di quel che è accaduto giusto settanaticinque anni fa a Tiberiade (http://elderofziyon.blogspot.it/2013/10/75-years-ago-19-jews-including-10.html?#.UlGVc1B7Ka8) e gli europei hanno smesso (se hanno smesso) più o meno in quegli anni di dedicarsi con entusiasmo a questa lodevole attività.


Due vittime del massacro di Itamar

Del resto sul caso di Itamar (vi ricordate, un'intera famiglia, incluso un neonato di sei mesi sterminata nel sonno a coltellate da due terroristi del paese vicino, due anni fa) si è scritto molto poco: non faceva notizia, altro che la costruzione di un condominio in un sobborgo di Gerusalemme. E così per il soldato di guardia ucciso a Hebron due settimane fa, e così anche dell'altro militare di leva, attirato con l'inganno da un suo conoscente palestinese in un villaggio oltre la linea verde e lì scannato con il progetto di usarne il cadavere come merce di scambio per far scarcerare un parente terrorista incarcerato.

Che volete, bisogna capirlo, lo svoglio spiegare facendo una piccola variante di uno slogan che ho sentito ripetere spesso durante il Sessantotto: "il giornali ce l'hanno spiegato, uccidere gli ebrei non è reato". E non fa neanche notizia.

Ugo Volli


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