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La Repubblica Rassegna Stampa
11.09.2013 Il sindaco PD di Cantù ignora il significato della parola democrazia
Il fascismo che ritorna con il nome Forza Nuova. Cronaca di Paolo Berizzi

Testata: La Repubblica
Data: 11 settembre 2013
Pagina: 19
Autore: Paolo Berizzi
Titolo: «Da democratico garantisco i diritti di tutti, ecco perchè ospito il raduno di Forza Nuova»

Le giustificazioni del sindaco PD di Cantù non farebbero una grinza se il nocciolo della questione fosse la libertà di opinione minacciata. Ma qui si tratta dell'opposto, il raduno organizzato dal Forza Nuova riunirà fanatici razzisti liberi di propagandare le loro teorie che con la libertà non hanno nulla da spartire. Al contrario, vorrebbero sopprimerla.  E' vero che Forza Nuova partecipa alle elezioni, ma questo solo perchè viviamo in un paese che non sa far rispettare la legge. Questo partito andrebbe messo fuori legge, in quanto erede di una ideologia anti-democratica. Democrazia non vuol dire sottomissione, significa garantire a chi vive in Italia la sicurezza di non finire mai più sotto il dominio di una dittatura. Le democrazie deboli prima o poi vengaono spazzate via, Weimar insegna.
Riprendiamo la cronaca di Paolo Berizzi da REPUBBLICA di oggi, che intervista il sindaco di Cantù, a pag.19, con il titolo " Da democratico garantisco i diritti di tutti, ecco perchè ospito il raduno di Forza Nuova"

Per un Pisapia che dice no, c'è un Claudio Bizzozero, sindaco di Cantù, indipendente di centrosinistra eletto a capo di una lista civica (Pd, Pdl e Lega all'opposizione) presidente del coordinamento comasco della pace, che non solo ospiterà il discusso raduno organizzato da Forza Nuova (venerdì e sabato al Parco Solare, sul palco gli esponenti dei più importanti partiti fascisti, xenofobi e razzisti d'Europa), ma interverrà addirittura in apertura di lavori. Perché lo fa? «Perché sono un convinto democratico. Da sindaco, aldilà delle mie idee che com'è noto sono diametralmente opposte a quelle di Forza Nuova, ho il dovere di garantire i principi della Costituzione. Andrò al Festival Boreal non per fare un saluto ma per dire, soprattutto a chi viene dall'estero,che sono ospiti di una città parte di una Repubblica che nel 1948 si è dotata di una Costituzione che garantisce a tutti di manifestare il loro pensiero riunendosi pacificamente e senza armi». Il punto è che questi della Costituzione se ne fregano: gli esponenti che interverranno teorizzano la discriminazione razziale, la superiorità etnica degli europei e dei bianchi, la lotta contro gli immigrati, i gay, gli ebrei. Come la mettiamo, sindaco? «Lo ripeto: sono un convinto democratico, e di conseguenza antifascista. Ma la libertà di pensiero, come dice il mio docente di diritto e giustizia costituzionale Valerio Onida, va garantita a tutti». Anche a chi (Forza Nuova) ha insultato il ministro Kyenge e appeso per le strade di Roma manichini che la raffigurano? Lei a luglio invitò il ministro a partecipare a una seduta delconsiglio comunale,e i conslglleri della Lega uscirono dall'aula. Non la imbarazza, adesso, tutto questo? «Mi imbarazza che un ex ministro della Repubblica (Calderoli) dica che Kyenge assomiglia a un orango, ma non per questo, pur non condividendo nulla del pensiero leghista, vieterò alla Lega di fare la sua festa a ottobre qui, nello stesso spazio che ho concesso a Forza Nuova. Vale il medesimo discorso». Pisapia ha definito il raduno «uno sfregio alla città». «Forse si è espresso da rappresentante politico e non da sindaco. Se l'ha detto da sindaco ha detto una stupidaggine. Un democratico, soprattutto da sindaco, deve garantire la libertà di pensiero a chiunque. In questo Paese manca una vera cultura democratica, non solo in ambienti di estrema desta ma anche a sinistra, e nemmeno estrema. Cito Rosa Luxemburg la libertà è sempre innanzitutto lalibertà di chi la pensa diversamente». Molti, dal Pd all'Anpi, chiedono al prefetto di vietare il raduno. «Mi spaventa, siamo in uno Stato di diritto non in uno Stato di polizia. Forza Nuova è sempre stata ammessa alle elezioni. Sono una forza politica legittima, costituzionalmente riconosciuta»

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