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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
11.09.2013 Milioni di bambine stuprate e uccise nel nome di Maometto
La cronaca di Orsola Riva

Testata: Corriere della Sera
Data: 11 settembre 2013
Pagina: 40
Autore: Orsola Riva
Titolo: «Yemen, la sposa muore a 8 anni, quelle bambine chiedono aiuto»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 11/09/2013, a pag.40, con il titolo " Yemen, la sposa muore a 8 anni, quelle bambine chiedono aiuto", di Orsola Riva. Il pezzo si legge con orrore. Domenico Quirico ha definito la Siria 'il paese del Male', che cosa dovremmo dire dello Yemen ? Eppure nessuno si indigna, nessun gruppo femminista non diciamo scende in piazza - sarebbe troppo - ma nemmeno apre bocca per condannare una pratica che ha in Maometto il maestro che la iniziò. E' ora di finirla col dire che le religioni sono tutte meritevoli di rispetto, l'islam non lo merita affatto.
Ecco la cronaca orripilante di una violenza sessuale, vittima una bimba di 8 anni, una dei milioni che vengono sacrificate sull'altare di Maometto:

Avere 8 anni ed essere data in sposa a un uomo che ha 5 volte la tua età. Avere 8 anni e morire durante la prima notte di nozze in una camera d'albergo per un'emorragia interna. Si chiamava Rawan, viveva ad Hardh, provincia nordoccidentale dello Yemen, e di più non sappiamo. La sua storia è stata denunciata da un giornalista locale ed è subito rimbalzata sui siti di mezzo mondo. Difficile accertarne la veridicità: le autorità locali si sono affrettate a smentirla. Troppo terribile per essere vera, viene da dire. Ma non è così. La storia di Rawan è «vera» anche se non lo fosse. Avere 8 anni e sposare un uomo di quaranta è già morire. E questo succede spesso in Yemen. Soprattutto nelle aree rurali come quella dove viveva Rawan.
Secondo un rapporto di Human Rights Watch più della metà delle donne yemenite si sposa prima di aver compiuto 18 anni: il 14% prima dei 15. In Yemen non esiste una legge che imponga un'età minima per il matrimonio. Alcuni leader religiosi e tribali criticano la pratica delle spose bambine, altri invece si richiamano all'esempio di Maometto che sposò Aisha quando era una bimba. Ogni anno nel mondo 14 milioni di minorenni vengono date in sposa contro la propria volontà. Nei Paesi in via di sviluppo una su sette prima dei 15 e alcune, proprio come Rawan, a 8, 9 anni. In cima alla classifica il Niger con il 75% di matrimoni precoci (al dodicesimo posto l'India dei Brics con il 47% di «spose bambine»). Si tratta, nella maggioranza dei casi, di famiglie molto povere che pensano di non avere altra scelta. Le conseguenze di queste unioni forzate sono devastanti. Le bambine perdono la possibilità di studiare e lavorare e così contribuiscono ad alimentare il ciclo di povertà da cui provengono. Il problema non è solo il matrimonio precoce ma anche il parto precoce: la morte per parto sotto i 15 anni è 5 volte più probabile che per le ventenni. Come sradicare questa piaga che in molti Paesi si perpetua solo perché è sempre stato così? Le organizzazioni internazionali sono abbastanza d'accordo: bisogna mobilitare e istruire le comunità, collaborare con i leader locali per cambiare le convenzioni sociali. Come ha detto una volta Graça Machel, moglie di Nelson Mandela: «Le tradizioni sono fatte dalle persone: e noi possiamo decidere di cambiarle».

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