lunedi` 21 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Come si sconfiggono i nemici 09/09/2013
Gent.mo sig. Volli,

Il suo è uno scritto di rilievo. Non posso che essere d'accordo. Si dice però : aiutati che il ciel t'aiuta. Le odierne polemiche cristiano-cattoliche si fondano, da parte cattolica, su argomenti relativamente facili da abbattere. O affrontate la battaglia etico-teologica in modo frontale ed energico o sarete sempre "dalla parte del torto". Guardate come i teologi del Cairo polverizzarono a suo tempo papa Ratzinger. Per me è una lezione. Le munizioni le avete: usatele!

Auguri.

Leo Bing, Svizzera

Risponde Ugo Volli:

Gentile lettore,
le discussioni fra ebrei e cristiani iniziarono ai tempi di Paolo di Tarso. Ci furono delle celebri dispute nel medioevo, organizzate dai reali di Spagna e di Francia fra illustri rabbini e teologi cristiani (famosa quella del 1263 che coinvolse il grande mistico ebraico Nachmanide). Di solito il rislutato di queste discussioni, comunque andassero era un'andata di persecuzioni e spesso il rogo del rappresentante ebraico. Si sono scritti infiniti libri per dire una cosa semplicissima, che in una provincia romana le condanne a morte venivano decise dal procuratore romano e non certo dalla popolazione soggetta. Del resto, anche i Vangeli, a leggerli con un minimo di lucidità, dimostrano che le decisioni su Gesù le prese Ponzio Pilato. Senonché il "popolo deicida" che porta nei secoli l'accusa di questa condanna non sono i romani, ma gli ebrei. Purroppo anche nel mondo contemporaneo i dissidi religiosi non si risolvono con dibattiti teologici. Non so se i religiosi del Cairo abbiano " polverizzato a suo tempo Ratzinger  ", come scrive lei, perché di fatto a Ratisbona aveva ragione lui. Ma so per certo che non si sconfigge Al Queida dimostrando loro che Maria era davvero vergine, o che il Corano ha dei passi che invitano alla tolleranza. Purtroppo per fermare gli omicidi (di qualunque fede) ci vogliono i fatti e non le parole. La barriera che c'è oggi e che difende gli ebrei dalla continuazione della Shoà non sono discorsi teologici. E' un fatto storico, l'esistenza dello stato di Israele. 


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT