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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
08.09.2013 Eredi di un mondo lucente, di Cynthia Ozick
Commento di Daria Gorodisky

Testata: Corriere della Sera
Data: 08 settembre 2013
Pagina: 8
Autore: Daria Gorodisky
Titolo: «Le regole dell'eresia caraita»

Riprendiamo da Lettura/CORRIERE della SERA di oggi, 08/09/2013, a pag.8, con il titolo "Le regole dell'eresia caraita", il commento di Daria Gorodisky, che anche un invito a leggere il libro della grandissima Cynthia Ozick.

 
                             Cynthia Ozik

"Nel 1935, avevo appena compiuto 18 anni quando mi unii alla famiglia di Rudolf Mitwisser, lo studioso del caraismo. Allora non avevo la minima idea di cosa significasse...». Inizia a raccontare così Rose Meadows, protagonista di quello che viene considerato il migliore romanzo della grande scrittrice americana Cynthia Ozick: Eredi di un mondo lucente (Feltrineili).
In effetti, i Caraiti sono una piccolissima comunità scismatica che verso ii IX secolo si è separata dall'ebraismo «ufficiale», da quel solido tronco ramificato nei movimenti ortodossi, conservativi, riformati, ricostruzionisti.
Lo scostamento principale dalla radice comune consiste nell'adesione esclusiva al significato letterale del Pentateuco: la Torah come unica fonte di credo e di diritto, senza spazio per la Legge Orale delle successive interpretazioni dei grandi maestri codificate in Talmud e Mishnà.
Le comunità maggiori si sono sviluppate soprattutto in Egitto, ma poi anche in Turchia (al Gran Bazar di Istanbul esiste ancora via dei Caraiti), Iraq, Polonia, Russia.
Dopo il primo strappo, le relazioni con l'ebraismo rabbinico non sono mai state davvero traumatiche e nel '300 l'eccelso Maimonide e il principale teologo caraita Aaron ben Elijah di Nicomedia si lanciavano messaggi di apertura.
Però la separazione è rimasta.
Oggi ci sono alcune comunità anche negli Usa, ma la densità più forte è nel centro-sud di Israele, con circa 30 mila persone; Ramla è sede del loro Centro mondiale, con biblioteca e archivi. Il Rabbinato non li riconosce, ed è reciproco; calendario, liturgie e riti sono leggermente diversi, però i matrimoni tra le due confessioni sono in qualche modo facilitati. Ha spiegato tutto il rabbino capo caraita in Israele, Moshe Firrouz, durante un seminario alla Ben-Gurion University of the Negev, che si può rivedere in internet (www.youlube.com/watch? v 4PyybbkPpeo)
Mentre Emanuela Trevisan Semi, docente all'ateneo. Ca' Foscari di Venezia, ha dato un contributo apprezzato internazionalmente con il suo "Gli ebrei caraiti tra etnia e religione "(Carucci). Ma per farsi incuriosire, il romanzo della Ozick è già un ottimo assaggio.

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