Tikkun Olam, ripara il mondo Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 07 settembre 2013 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Tikkun Olam, ripara il mondo»
Tikkun Olam, ripara il mondo Commento di Deborah Fait
In Siria la carneficina continua, mentre a San Pietroburgo I “Grandi della Terra” riuniti al G20 hanno deciso... di essere indecisi... anche se, almeno incominciando a parlarne, hanno fatto un bel passo avanti rispetto all’indifferenza e al silenzio di anni. Il mondo pacifista sta in silenzio, come sempre, se guerra e violenza non coinvolgono Israele. Le “Flottiglie della Pace” si organizzano solo se Israele chiude i confini con Gaza per tener fuori i terroristi ma le barche stanno in secca se e’ l’Egitto a isolare Gaza, se e’ l’Egitto ad ammazzare membri di Hamas, se Hamas festeggia la fine del Ramadan con 40 impiccagioni in piazza, se la Siria ammazza, tortura, brucia coi gas altri siriani tra cui donne e tanti bambini, se nei campi profughi in Giordania, Libano o al confine con la Turchia genitori siriani vendono al miglior offerente i loro bambini ma soprattutto le loro bambine. Vauro che sbraitava contro Israele al tempo della Mavi Marmara ha perso la parola e anche la matita. Mairead Corrigan-Maguire, irlandese, premio Nobel per la Pace, che nel 2009 aveva paragonato Israele alla Germania nazista, che aveva urlato contro “la pulizia etnica dei palestinesi”, aveva organizzato addirittura una delegazione chiamata "Nobel Women’Initiative" per andare a protestare contro Israele, che aveva preso parte al movimento Free Gaza per impedire a Israele di difendersi dai terroristi e che, a causa di queste sue attivita’ cosi’ poco pacifiche, era stata espulsa da Israele come 'Persona non grata', e’ scomparsa dalla ribalta internazionale ! Ehhh, si , amici, la Corrigan-Maguire che era tornata, insieme a molti altri pacifinti del suo calibro, a rompere le scatole imbarcandosi sulla Mavi Marmara per forzare il blocco e che aveva persino chiesto l’espulsione di Israele dall’ONU, questa brava personcina, premio Nobel per la Pace, non si fa piu’ vedere ne’ sentire. I pacifisti, cosi’ rumorosi e violenti, si sono trasformati in fantasmi, nessuno li vede e li sente piu’. Se penso che solo qualche anno fa riempivano le piazze del mondo, urlando come pazzi esaltati contro Israele, pazzi di odio e esaltati dall’ammirazione per il terrorismo islamico. Se Israele non e’ nel condtesto, il concetto di pace non e’ che una parola vuota. Se viene rivolta contro Israele serve solo a guadagnare soldi e fama. Nessun pacifista fa piu’ sentire la sua voce, nessun seguace di Rachel Corrie, che e’ stata ammazzata da un bulldozer mentre protestava contro la demolizione delle case dei terroristi palestinesi, va a manifestare contro le carneficine islamiche e allora penso proprio si possa dire, anzi gridare, anzi urlare proprio, e a gran voce, che tutti quei manigoldi, dalla Corrigan-Maguire a Rachel Corrie, e giu’ giu’ a tutti gli altri odiatori, altro non erano che veri e propri antisemiti. Ehh si, antisemiti, avete letto bene, inutile girarci intorno, inutile cercare termini meno crudi, quando uno odia Israele e si schiera sempre contro Israele e agisce solo contro Israele e fa l’attivista solo e sempre contro Israele, quando chi rivendica il diritto di “criticare Israele” poi tace di fronte a stragi, massacri, dittature, gas nervini e orrori islamici vari, altro non e’ che un antisemita, esattamente come quelli che aiutavano i nazifascisti. Da quando e’ iniziata la crisi siriana, con massacri allegati, Israele si e’ attivato per aiutare i feriti di quel paese, sia civili che soldati o miliziani. L’esercito israeliano ha realizzato ospedali da campo al confine con Siria e Libano per curare chiunque ne avesse bisogno, senza distinzioni di fazione, governativi e ribelli, e, quando questi ospedali sono risultati insufficienti, i feriti sono stati trasportati nelle citta’ israeliane e curati per mesi, ormai per anni. L’Ospedale Ziv di Safed, in Galilea, accoglie pazienti siriani ad ogni ora del giorno e della notte, ogni volta che riceve una telefonata dall’Esercito israeliano l’ospedale e’ pronto, nessuno viene rimandato indietro e questo vale per tutti gli ospedali del nord di israele alcuni dei quali possono essere raggiunti in soli 20 minuti, altri in qualche ora. Chi arriva con le ambulanze, chi cogli elicotteri di Tzahal. I pazienti arrivano con ferite tremende esterne e interne, quasi sempre la degenza dura molti mesi perche’ servono arti artificiali e riabilitazione. Intorno ai tavoli operatori i medici israeliani sono instancabili, nelle corsie il personale paramedico e gli assistenti sociali si dedicano a rincuorare i pazienti, a rallegrare i bambini, a rassicurarli parlando con loro in arabo. Spesso i feriti arrivano terrorizzati al pensiero di essere in Israele, grazie alla propaganda con cui sono stati imbevuti credono che gli ebrei siano dei mostri. Vengono rincuorati, tranquillizzati, i bambini ricoperti di giochi e di carezze e alla fine sono increduli e felici di fronte alla realta’, loro sconosciuta, dell’umanita’ degli israeliani. Ecco un bel servizio di Claudio Pagliara per il TG1: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-475b4a81-4e36-415b-bdc8-a808a9b30158-tg1.html#p=0 Quando i pazienti vengono dimessi e consegnati alla Croce Rossa Internazionale che li riportera’ in Siria per ricongiurgerli alle famiglie, se le hanno ancora in vita, oppure nei campi profughi, gli ospedali israeliani rilasciano un documento che spiega a quali cure i pazienti sono stati sottoposti , documenti scritti in arabo e senza timbri perche’ esiste il pericolo che i siriani curati in Israele vengano accusati di collaborazionismo, anche se bambini, e ammazzati dai loro compatrioti. Per gli odiatori di Israele quello che fa questo paese per i propri nemici non e’ sufficiente. Esiste un forum decisamente antiisraeliano....antisionista e .....diciamo... antisemita, che non nomino per non fargli pubblicita’, in cui chi ci odia scrive che “e’ inutile che Israele curi i siriani se poi li rimanda in Siria, deve accoglierli....”. A parte il fatto che gli accordi sono che i feriti guariti debbano essere consegnati alla Croce Rossa Internazionale, a parte che Israele aveva gia’ accolto in passato molti libanesi maroniti, molti profughi musulmani dell’ex Jugoslavia e altri profughi delle guerre in VietNam, in Cambogia e, piu’ recentemente, in Africa, non capisco la critica se non attribuendola un ripugnante senso di livore e accanimento. Israele fa la cosa giusta, quando puo’, ogni volta che puo’, quando non e’ costretto a difendersi da nemici senza anima e senza pieta’. Israele laica onora il concetto del giudaismo che si legge nella Mishna’, un’espressione squisitamente ebraica, che, interpretata, significa “ripara il mondo, prenditi la responsabilita’ di trasformarlo e migliorarlo per condividerlo con altri ” : “Tikkun Olam”. Un concetto talmente bello da essere usato ormai nel linguaggio comune di ogni israeliano, sia esso ateo o religioso. Ripara il Mondo, Tikkun Olam .