Nel pezzo di Quer sull'Umbria e la Palestina commettete (in buona fede?) un errore che leggo spesso su IC, ossia giudicate "inesistente" la Palestina in quanto non statualmente indipendente nel 1900. In quel periodo tutto il mondo arabo musulmano era sotto l'impero ottomano, e dunque tutti gli stati che oggi conosciamo non esistevano, ma esistevano le relative popolazioni. Allo stesso modo in Palestina non c'era un buco nero spazio-temporale, c'era una terra con un popolo, città, villaggi, luoghi di culto, strade e coltivazioni. Chi era questo popolo? Era un popolo composito, in grande maggioranza arabo, in minoranza cristiano e ebraico. Asserite che quegli arabi non erano diversi dagli altri arabi, non erano dunque un popolo. Su questa base si può dire che non essendo mai esistito uno stato calabrese, e non essendo il popolo calabrese sostanzialmente diverso da quello campano o pugliese se lo stato Italiano collassasse i calabresi non potrebbero vantare diritti sulla calabria in quanto popolo inesistente, come i palestinesi all'indomani del crollo dell'impero ottomano non potevano rivendicare la palestina, in quanto anche essi non esistevano. Una logica dal mio punto di vista delirante. E i cossovari? e gli slavi della ex yugoslavia? i cechi? gli slovacchi? i lettoni? i bielorussi? tutti popoli "inesistenti" in quanto prima di divisioni o crolli di imperi i loro stati non esistevano, ma in quei territori vivevano loro e a loro sono stati consegnati perché ne facessero ciò che credevano. Non così ai palestinesi, i loro territori sono stati consegnati a russi, americani, europei vari in quanto di religione ebraica. Caso unico nella storia e in contraddizione con ogni principio di autodeterminazione.
Giulia
Se lo Stato italiano crollasse, i calabresi che lei cita rimarrebbero calabresi, così denominati perchè abitano in Calabria. Quando si dice 'popolo', almeno in un linguaggio moderno, si fa riferimento a uno Stato. Non essendoci mai stato uno Stato calabrese, i calabresi potrebbero improvvisamente pretenderlo, ma senza mettere avanti alcun precedente storico, come hanno fatto negli anni '60 quelli che oggi si auto-proclamano 'palestinesi'. I quali sono addirittura arrivati ad inventare un passato che non hanno mai avuto, nel quale ci hanno infilato pure una narrativa che lascia credere - ai creduloni - che uno Stato palestinese sia davvero esistito. Lo Stato di Israele è invece esistito sino al 70 dell'era volgare, quando le armate dell'imperatore romano Tito non l'hanno distrutto. Ma gli ebrei/israeliani hanno sempre abitato quella terra, infatti l'aggettivo 'palestinese' è sempre toccato a loro, mai agli arabi. I quali hanno cominciato ad appropriarsene quando hanno capito quanto poteva essergli utile. Per finire, i territori ai quali allude lei erano quelli che formavano l'impero ottomano, scomparso alla fine della prima guerra mondiale. La Società delle Nazioni (la prima versione dell'Onu) stabilì l'attribuzione agli ebrei di una zona molto grande, comprendeva persino quella che oggi si chiama Giordania. Ci permettiamo di consigliarle la lettura di un buon libro di storia. Elegantemente, non le diciamo di consultare i nostri archivi, che tutta questa storia già contengono.
IC redazione