venerdi 01 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Il Giornale Rassegna Stampa
25.08.2013 Libano: al Qaeda accusa Hezbollah per l'attentato a Tripoli
e promette vendetta

Testata: Il Giornale
Data: 25 agosto 2013
Pagina: 13
Autore: Redazione del Giornale
Titolo: «Al Qaida: puniremo Hezbollah, la strage è sua»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 25/08/2013, a pag. 13, l'articolo dal titolo "Al Qaida: puniremo Hezbollah, la strage è sua ".


Hezbollah                               al Qaeda

Tra tentativi di far scivolare il Li­bano nel baratro della guerra civile a sfondo confessionale e sforzi per mantenere una coesione nazionale almeno di facciata, il porto settentrio­nale di Tripoli, teatro venerdì di un sanguinoso duplice attentato dina­mitardo, ha vissuto ieri in una surrea­le atmosfera di tesissima calma. Men­tre su-Twitter il sedicente ramo norda­fricano di Al Qaida ha accusato il mo­vimento sciita libanese Hezbollah di essere dietro agli attacchi che sono co­stati la vita a decine di persone.
A Tripoli,roccaforte dell’islam sun­nita radicale 90 km a nord di Beirut e solidale con la rivolta siriana contro il regime di Bashar al Assad, si sono svolti in maniera privata i numerosi funerali delle vittime delle due esplo­sioni avvenute di fronte a due mo­schee molto affollate. I bilanci aggior­nati variano da 35 a 45 morti e fino a 800 feriti, comunque destinato a sali­re, visto che un centinaio di feriti so­no- ha detto il premier dimissionario Najib Miqati, che è di Tripoli e la cui casa sorge a poche centinaia di metri dai luoghi delle stragi - in gravissime condizioni.
Ieri in tutto il Libano è stato decreta­to il lutto nazionale e a Tripoli l’eserci­to è stato dispiegato in modo massic­cio in diversi quartieri della città, do­ve da anni e periodicamente si verifi­cano scontri armati tra fazioni che so­no aspramente rivali da decenni e il cui violento confronto si è radicalizza­to in contemporanea all’inasprimen­to della guerra nella vicina Siria.
Oltre a blindati, ai carri armati e alle pattuglie dell’esercito di Beirut, nella principale città del nord del Libano nella notte erano spuntati anche po­sti di blocco informali, eretti da non meglio precisati miliziani.
In questo clima incandescente, ha gettato benzina sul fuoco l’attacco verbale, la cui autenticità è stata verifi­cata solo dal sito di monitoraggio americano Site,da parte dell’ala nor­dafricana di al Qaida ( Aqmi) rivolta al movimento sciita libanese. «È stato un attacco vile, (gli Hezbollah) devo­no sapere che ci sarà una rappresa­glia presto», si legge nel comunicato.
La settimana scorsa, una trentina di persone erano state uccise da un’autobomba nella periferia sud di Beirut, roccaforte proprio degli Hezbollah, da oltre un anno coinvolti nel conflitto siriano a fianco delle mi­lizie di Assad e contro i ribelli.
A tentare di riportare la calma ci hanno però pensato diversi leader na­zionali e locali. Il presidente Michel Suleiman parla in un discorso televisi­vo alla nazione alle 20 locali, mentre Hezbollah ha organizzato un sit-in popolare a Beirut in solidarietà delle vittime degli attentati di Tripoli.
Anche il premier dimissionario Mi­qati, che guida un governo in cui il mo­vimento sciita svolge ancora un ruolo da protagonista, ha provato con le pa­role a serrare le fila di un Paese sem­pre più diviso sul terreno. «Coloro che sono responsabili per l’attentato nella periferia sud di Beirut (contro Hezbollah) sono gli stessi che sono re­sponsabili degli attentati a Tripoli», ha detto.

Per inviare la propria opinione al Giornale, cliccare sull'e-mail sottostante


segreteria@ilgiornale.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT