arriva il prossimo mese nella capitale piemontese, per partecipare a un festival dal titolo “Torino Spiritualità”, si? e chi si opporra? o ci vado e sono la sola, tal volta e mi oppongo, la mia voce si sente, non rimango muta. Torino mi é lontana. che fatica! Chi andrà? magari con l'immagine di quella mano amputata che mi fa tanto male maledetto islamismo
Esther
Il problema non è opporsi, in democrazia tutte le opinioni hanno il diritto di esprimersi, il problema nasce quando si invita qualcuno, un mentitore ormai smascherato, che approfitta della tolleranza occidentale per diffondere un messaggio fondamentalista. Non è quindi solo la sua presenza ade essere in questione, ma la mancanza di altri interlocutori che la pensino diversamente da lui. In queste conferenze la contestazione è bandita, chi tentasse di porre domande non gradite all'ospite, sarebbe sommerso dall'ostilità del pubblico, convenuto come ad un rito dove si può solo applaudire. In quanto all'islam è come se ci fosse un pensiero unico, un unico binario da percorrere, chi devia è un islamofobo, un'accusa dietro alla quale c'è solo ignoranza e conformismo. E cecità.
IC redazione