Israele-Palestina: due pesi due misure
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana
Angelo Pezzana
La ripresa dei colloqui israelo-palestinesi a Washington è stata riportata da gran parte della stampa italiana con una speciale attenzione verso uno solo dei due partner, quello israeliano. Si sono moltiplicati gli appelli al Premier Netanyahu affinchè accettasse le pre-condizioni di Abu Mazen, il rilascio del centinaio di detenuti palestinesi condannati per atti criminali dopo processi nei quali la difesa era garantita con i crismi della legalità a tutti gli imputati. Se non avesse accettato – aveva dichiarato Kerry- sarebbe stata sua la responsabilità del fallimento dell’incontro.
Intanto Abu Mazen se ne stava tranquillo a Ramallah, nessuno aveva niente da chiedergli, né Kerry, né gli analisti dei media italiani sentivano, almeno, la curiosità di porgli qualche domanda. Né i direttori di giornali e telegiornali gli veniva in mente di fare al rais qualche domanda scomoda, sul genere di quelle che fanno agli israeliani.
Abu Mazen
Allora ci prendiamo noi al briga di invitare il nostri lettori a scrivere ai direttori dei quotidiani italiani perché hanno escluso il pensiero (sic) di Abu Mazen ai loro lettori, perché li hanno privati delle sue dichiarazioni, essenziali per capire la posizione palestinese nei confronti di Israele e le riserve di Israele nel prendere per credibili parole che ne contraddicono altre.
Ecco la traccia di una possibile lettera:
Egregio Direttore,
la scorsa settimana, al Cairo, Abu Mazen ha dichiarato “ che non un solo israeliano potrà essere cittadino del futuro Stato palestinese dopo la sua proclamazione “.
Non è stata una uscita estemporanea, perché l’aveva già fatta nel 2010, con le stesse parole.
Ha poi continuato nel 2011, durante una riunione dei ministri degli esteri della Lega Araba a Doha, affermando “ Quando ci sarà uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme capitale, non permetteremo a nessun israeliano di abitarvi”.
E il 28 luglio del 2010 “ accetterò che una terza forza controlli un possibile futuro accordo con gli israeliani, per esempio la Nato, ma non accetterò mai che ci siano degli ebrei tra le forze Nato “.
Le chiedo, perchè non ho mai letto queste dichiarazioni di Abu Mazen sul suo giornale ? Non crede che con queste informazioni avrei avuto più chiaro il quadro delle posizioni israeliane e palestinesi a Washington ?
Concludo chiedendole se avrebbe tenuto lo stesso comportamento se ha pronunciare quelle frasi- che ricordano lo “Judenrein” di nazista memoria –fosse stato Bibi Netanyahu nei confronti degli arabi. La mia è, ovviamente, una domanda retorica, perché vedo già i titoli a piena pagina.
E allora, che cosa mi risponde ?
Distinti saluti
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