Forse ho capito: è in corso una competizione estiva su chi la spara più grossa e Pistelli sta cercando di sorpassare Saccomanni (che dice che la crisi economica ormai è finita). Pistelli definisce Rohani "un moderato centrista che dialoga con la destra e con la sinistra". Moderato in cosa? Forse parlava del tono pacato con cui si esprime... Peccato che al termine dei suoi dialoghi pacati con la destra e con la sinistra, quelli che secondo lui si sono espressi male li fa giustiziare o imprigionare. Rohani, come tutti gli altri (cinque) candidati alle elezioni in Iran, era stato accuratamente pre-selezionato da una Commissione comandata a bacchetta dall'ayatollah Khamenei. Centinaia di altri candidati sono stati, invece, bocciati per lo stesso motivo: non erano abbastanza asserviti allo strapotere di Khamenei. Quindi, non aveva (e non ha) molta importanza chi avesse vinto le elezioni in Iran: le ha vinte, comunque, l'ayatollah Khamenei. Dice Pistelli: "Teheran chiede il riconoscimento del diritto all'uso pacifico del nucleare ma non chiude la porta ai controlli". Ma chi se la beve? Rohani in passato ha già preso per i fondelli gli USA e la comunità internazionale dicendo che l'Iran avrebbe chiuso il programma sul nucleare, per poi continuarlo (e potenziarlo) in segreto. Quando i rappresentanti dell'AIEA sono andati in Iran per effettuare i controlli, i funzionari iraniani hanno spiegato loro che si trattava di una visita guidata e che i posti da controllare erano già stati decisi dal governo di Teheran. Dice, poi: "... ho colto la volontà nuova di avviare un dialogo critico anche sui diritti umani". E dove l'ha colta? Me lo dite, per favore, che vorrei coglierla anch'io? "Dobbiamo cogliere l'opportunità: l'Iran ci offre la possibilità di collaborare...". Ma meno male, grazie Iran per averci offerto questa generosa possibilità, non so come avremo potuto vivere senza... Ma per favore, l'Iran è giustamente strangolato dalle sanzioni (anche se chi la paga, purtroppo, è la popolazione) e ha tutto l'interesse a trattare, se non vuole fallire economicamente e politicamente. Sono loro che devono cedere e scendere a compromessi, non siamo noi a doverci prostrare alla loro "generosa" offerta di collaborazione. Ma perché non se lo tengono a Teheran, Pistelli, potrebbe fare una bella carriera politica in Iran. Dovrebbe considerare, Lapo, e cogliere QUESTA opportunità. Magari, poi, in seguito lo raggiunge anche la Bonino, così si fanno compagnia.
Walter
Siamo d'accordo, soprattutto sull'ultima ipotesi. IC redazione