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Ugo Volli
Cartoline
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Il nazismo arabo 22/07/2013
Il nazismo arabo
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli

Cari amici,
 
mi spiace di dovervi rivelare una verità molto spiacevole, che vi deluderà. Ma so che siete forti e sarete in grado di farvi fronte. Eccola. Conoscete il presidente provvisorio dell'Egitto,  quell'Adly Mansour, che ha sostituito Morsi dopo le grandi manifestazioni contro dui lui e la presa del potere dell'esercito? Era il presidente della corte suprema del Cairo dopo un'onorata carriera nella magistratura egiziana, diranno i più informati di voi. Be' sì, ma non è questo che conta. E' ebreo! Non è uno scandalo un ebreo presidente dell'Egitto? Vi sembra strano? Be' non è proprio ebreo, è un avventista del settimo giorno, che notoriamente è una setta ebraica.

O almeno ritiene così un suo quasi omonimo, il giornalista (si fa per dire)  Ahmed Mansour  che ha rivelato che il nuovo presidente aveva cercato di farsi copto, ma era stato rifiutato dalle gerarchie di quella religione e aveva allora optato per gli Avventisti del settimo giorno, che sono una denominazione protestante. Cristiana e dunque ebraica, è chiaro.
Del resto anche il suo principale concorrente El Baradei è un servo degli ebrei, tant'è vero che si è rifiutato di prendere parte a una conferenza destinata a stabilire la falsità della Shoah: un gesto fatto per far piacere agli ebrei, naturalmente, che peraltro non gli è valsa quella presidenza in cui El Baradei sperava (http://mbinenglish.wordpress.com/2013/07/05/ahmed-mansour-reveals-a-jew-in-egypts-seat-of-power/ ). 

Ebrei, servi degli ebrei... tutti i nemici della Fratellanza lo sono. Ed è inutile dire che non si tratta di una appartenenza religiosa, no: è una macchia politica e morale, il segno di una congiura contro l'Egitto e il popolo arabo tutto.
Ma... ma anche Morsi è ebreo, o forse solo servo degli ebrei e di Israele, come mostra in maniera espressiva l'immagine che trovate qui: http://benjaminkahen.blogspot.it/2013/06/another-epidsode-of-egyptian-anti.html . E' una faccia di Morsi attaccata su una bandiera israeliane, ovvemente segno di vergogna e disprezzo. 

Una persona normale ne potrebbe dedurre che Israele domina la politica egiziana e che dunque il conflitto fra arabi e israeliani è destinato a finire presto per KO tecnico, come si diceva una volta nella boxe per i casi di manifesta inferiorità di uno dei due contendenti. Qualcun altro, come ha fatto A.B.Yehoshua in un recente articolo (http://80.241.231.25/ucei/Viewer.aspx?Mode=S&ID=2013071825156693 ) assai curioso dal mio punto di vista, ne ha tratto invece la conclusione che Israele deve arrendersi alle condizioni arabe per la pace, cioè farsi strangolare tranquillamente. 

A me invece tutta questa ossessione di trovare ebrei negli avversari politici ricorda semplicemente il nazismo. Ancora oggi gli antisemiti per parlare male di qualcuno scrivono “l'ebreo tale”, “l'ebreo talaltro”.
I nazisti fecero di questa forma di denominazione un'industria, quella che trasformava esseri viventi in cenere.
Bisogna dirlo, il mondo arabo è su questa strada. Non ha la materia prima a disposizione, perché quei diavoli di ebrei (quelli veri) hanno imparato la lezione da Hitler e sono scappati prima di farsi mettere nelle camere a gas da un Nasser, un Arafat o un Saddam Hussein.
Ma come è purtroppo esperienza diffusa, l'antisemitismo non si calma in assenza di ebrei, anzi accentua il suo sottofondo delirante e monomaniaco.
Se non ha gli ebrei sottomano, se li inventa. Ma se li avesse, cioè se riuscisse a sconfiggere il loro massimo rifugio mondiale, non esiterebbe un attimo a sterminarli.
Per questa ragione tutti i discorsi sulla “pace” vanno presi con più di un granello di sale. Va bene fare trattative e cercare di ridurre le ragioni concrete di contrasto. Ma di fronte alla proiezione ossessiva dell'ebreo immaginario su qualunque cosa si voglia diffamare o distruggere, di fronte all'odio coltivato e scatenato, come fare a mettersi d'accordo?
La Germania ha smesso di essere nazista (in buona parte) e antisemita (in parte), non perché l'America abbia condotto delle belle trattative, ma perché l'ha sconfitta sul terreno. Anche l'antismitismo arabo, il nazismo arabo, che ormai ha radice profonde, non può essere fermato con le trattative e le buone parole. Solo la sua sconfitta e la fermezza nell'impedirne l'organizzazione può bloccarne la follia.



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