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5 Stelle: Il prezzo di una illusione, 2 lettere 03/04/2013

In riferimento al lettore di IC che spera nel'' ravvedimento'' dei 5 stelle, mi sono sottoposto alla fatica improba di guardare il video da lui inviato. La pochezza delle argomentazioni , la poverta' di un linguaggio basic che rispecchia un livello di informazione vicino allo zero , rendono i due conferenzieri se l'argomento non fosse tremendamente serio , delle repliche di Fantozzi.
Meraviglia che il lettore speri un ravvedimento di gente simile. Altro che disinformati , questi sono faziosi. Riguardo al M5S . il lettore mostra una speranza mal riposta ed attribuisce a questo movimento di improvvisatori e di comici finalita' del tutto assenti. Finora abbiamo visto solo turpiloquio , autoritarismo volgare, nessun senso della politica e delle istituzioni e ovviamente , antisemitismo che sempre caretterizza le persone ed i movimenti eterodiretti , dove a pensare ci pensa solo il capataz di turno.

 dan

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 La lettera del Sig. Vagata mi ha lasciato abbastanza sconcertato, inducendo nuovamente a scrivervi. La questione da lui implicitamente posta riguarda il diritto del Movimento Cinque Stelle a chiamarsi fuori da qualsivoglia accusa di odio antisemita od anti-israeliano, presentandosi come un raggruppamento in fin dei conti moderato.
Premesso che apprezzo enormemente l'impegno filosionista del Sig Vagata, e che credo nella sua buona fede, ritengo tuttavia opportuno sottolineare che ciò cui ci si debba attenere, nel formulare un giudizio obiettivo, siano i nudi fatti.
E questi ultimi contraddicono in pieno le sue ingenue idee circa un possibile ravvedimento grillino.
Ho avuto modo di leggere, come tutti gli interessati, la retromarcia effettuata dal Sig. Di Stefano, e mi è apparsa nient'altro che una vuota serie di giustificazioni, dettate dal desiderio di apparire politicamente corretti all'approssimarsi di un possibile scioglimento delle Camere. Viene da chiedersi se i deputati grillini credano gli italiani eterni sciocchi.
La triste realtà  è che, se c'è  un punto su cui sia il loro Leader che la base sono concordi, questo è certamente l'odio per Israele ed i sionisti. D'altronde, a sfatare il mito di un Movimento filosemita, basta dare un'occhiata al profilo facebook di Di Stefano, per rendersi conto dell' "alta opinione" in cui i "sionisti ed i loro "supporters" vengono tenuti.
Tralasciando le ordinarie accuse di sporchi sionisti, assassini, e venduti, è possibile assistere ad interessanti riscritture storiche, per cui ebrei ed arabi avrebbero convissuto insieme in Palestina al tempo dei Romani, sino a giungere a diktat sul diritto d'Israele a gestire zone che le sono state riconosciute nel 1948, come nel caso del Negev, da loro ribattezzato Naqab. Francamente, non ho ben chiaro su quali basi il Sig. Vagata poggi la sua ottimistica previsione di un rinsavimento dei grillini. Il loro atteggiamento è l'ennesima dimostrazione dell'odio ad ogni costo verso Israele in quanto stato ebraico, foraggiato dall'antisemitismo di un leader che ritiene essere un paradiso di diritto ed eguaglianza la Repubblica Islamica d'Iran.
Alla luce di questa situazione, credo che le mail dei deputati pentastellati, che d'altro canto non sono state rese note nei loro contenuti, debbano essere lette in una prospettiva preoccupante: lungi dall'essere frutto di seria convinzione (che si dimostra aprendosi ad un dialogo col prossimo mai verificatosi sino a questo momento), suonano come blandizie da dare in pasto all'elettorato nemico, in attesa di poter pervenire alla resa dei conti, una volta conquistata quella maggioranza che nei deliri di Grillo e seguaci sembra costituire l'unico sbocco possibile della democrazia.
La Storia ha già  dimostrato, con personaggi quali Hitler, Lenin o Mussolini, che illudersi di un cambiamento in personaggi mossi da ideologie allucinate costituisce il primo passo verso l'autodistruzione.
E non è intenzione del sottoscritto, così  come di molti altri italiani, accompagnare mano nella mano il nostro Paese alla distruzione.

Giuseppe Gigliotti

Concordiamo con le analisi dei nostri due lettori, così come comprendiamo quei milioni di elettori stufi marci della partitocrazia che hanno creduto nell'utilità del voto a Grillo. Ci auguriamo che riflettano la prossima volta, la rapa e il sangue hanno lo stesso colore, ma guai a confonderli. Lo diciamo sopratutto per quei lettori di IC, come il sig.Vagata, che hanno visto nei 5 Stelle una strada possibile per ridare vita a un paese bloccato come il nostro. Una illusione che pagheremmo carissima se diventasse realtà.
IC redazione


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