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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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Nessuna fiducia all’Europa 31/07/2013

Nessuna fiducia all’Europa
Jüdische Allgemeine intervista Manfred Gerstenfeld

Traduzione da “Jüdische Allgemeine”,organo della Comunità ebraica tedesca, 25 luglio 2013 a cura di Michael Wuliger

(Versione italiana di Angelo Pezzana)

 L’Europa non merita fiducia, l’esperto israeliano Manfred Gerstenfeld commenta le nuove direttive UE e la demonizzazione di Israele

 D. Israele si sente discriminate dale nuove direttive dell’Unione europea per quanto riguarda i territori ? come è successo ?
R. Questa direttiva è un altro passo del processo discriminatorio verso Israele dell’Unione europea. Ci sono doiversi aspetti, il primo rivela agli israeliani che l’Unione europea pongono solo richieste. Nello stesso tempo gli europei ignorano il fatto che l’Autorità palestinese demonizza sempre più Israele, ricevendo dalla UE ogni sorta di aiuti finanziari. L’Anp continua ad onorare chi assassina i civili israeliani e che ne reclama lo sterminio.
D. Come descriverebbe concretamente questi appelli all’odio ?
R. Basta aprire il sito di “Palestinian Media Watch” per rendersene conto. Ci sono talmente tanti messaggi di odio che PMW li divide per categorie, quali “ demonizzazione di ebrei e Israele “, “ ebrei e Israele definiti come un cancro o altre malattie”, “ebrei e Israele mettono in pericolo l’umanità”, ecc. Questi siti sono in parte finanziati dall’Unione europea. Se ne è discusso di recente in vari parlamenti europei, anche senza arrivare a conclusioni, come questi finanziamenti all’Anp servono anche a pagare gli stipendi ai criminali palestinesi autori di stragi rinchiusi nelle prigioni israeliane. Nell’escogitare modi per causare problemi a Israele, l’UE rimane assente per quanto riguarda la Siria, dove, secondo l’Onu, ogni mese vengono uccise circa 5.000n persone e altrettante sono ferite.
D. Come spiega tutto questo, vista l’affermazione ufficiale del dopo guerra da parte dell’Europa “ Mai più consentiremo anti-semitismo “ ?
R. Peccato che non ci siano psichiatri ad analizzare come si comportano paesi e istituzione sovra-nazionali. L’UE sarebbe un paziente adatto a questa analisi. In uno dei miei libri definisco una delle attitudini europee verso Israele “ razzismo umanitario”, una delle forme di razzismo meno conosciute. La si può definire come una forma di responsabilità ridotta a etnie o gruppi nazionali in merito a loro atti criminali, o alla loro volontà di compierli, per quanto gravi possano essere. I razzisti umanitari giudicano la cattiva condotta e il crimine in maniera differente a seconda del colore della pelle o del potere di chi li commette. Ad esempio,verso i bianchi si usano di solito standard di responsabilità differenti da quelli verso le popolazioni di colore. Gli israeliani sono spesso condannati non importa quale misura mettano in atto per difendersi. La responsabilità palestinese per le stragi commesse da criminali-suicidi, attacchi missilistici, glorificazione degli assassini di civili e propaganda genocida, gode di molte attenuanti. Si veda lo statuto di Hamas.
D. Nel suo ultimo libro “Demonizing Israel and the Jews.” Scrive che alemno 150 milioni di europei, su un totale di 400, demonizzano israele. Come è arrivato a questi numeri ?
R. Uno studio condotto dalla Friedrich Ebert Foundation, su incarico della Università di Bielefeld, ha rivelato che più del 40% degli intervistati, dai 16 anni in su, ritiene che Israele stia conducendo una guerra di sterminio contro i palestinesi, cioè un genocidio. In Germania erano il 47%. Una ricerca precedente venne eseguite sempre dalla stessa università all’inizio di questo secolo, limitata alla Germania. Veniva chiesto se ritenevano che Israele si stesse comportando nei confronti dei palestinesi come i nazisti con gli ebrei. Il 51% rispose sì. Stessi risultati si ebbero in Niorvegia e Svizzera. Questo ci riporta alle analogie fra l’Europa contemporanea e il Medio Evo, quando gli ebrei venivano visti in modo irrazionale e odioso.
D. Quale  fu l’ origine ?
R. Se si condanna frequentemente Israele e si sottovaluta l’enorme criminalità che permea gran parte del mondo arabo-musulmano, si crea una atmosfera nella quale emergono e guadagnano popolarità le idee più assurde, come dimostrano le statistiche. La gente non si pone le domande più razionali, come “ Come ha fatto a crescere così tanto la popolazione palestinese negli scorsi decenni ?” oppure “ come la mettiamo allora con la visone demoniaca di Israele che commette un genocidio ? E non cito nemmeno come i palestinesi vengono curati negli ospedali israeliani da dottori israeliani che fanno di tutto per guarire bambini palestinesi malati.
D. L’Unione europea è colpevole ?
R. Sono le società civili e politiche europee ad aver aiutato a crare e mantenere questa vision demoniaca di Israele. Il che ci riporta alla direttiva della EU. Questa azione contro Israele non ha destato clamore in Europa, il che rivela l’esistenza di un processo, la UE crea una atmosfera diffusa negativa verso Israele e in questo clima può prendere ulteriori misure discriminanti, che produrranno altre valutazioni negative. La decisione è poi legalmente dubbia. L’ambasciatore Alam Baker, mio collega al Jerusalem Center for Public Affairs, ha scritto in un documento che vi sono difetti legali e posizioni politiche riguardanti lo status delle linee armistiziali in merito ai confini e all’illegalità delle comunità ebraiche nei territori. Ha anche sostenuto che l’attuale posizione della UE è contraria agli accordi firmati a Oslo. Il che rischia di far fallire i negoziati riguardanti lo status finale dei territori, dei confini, le comunità ebraiche, Gerusalemme e così via.
D. Questa direttiva è stata emanate proprio mentre gli Usa stanno cercando ri riprendere i colloqui di pace. Quale influenza questa decisione ?
R. Rafforzerà e molto quegli israeliani che sono convinti che ulteriori concessioni non porteranno alla pace e che qualunque accordo presentato come definitivo incoraggerà soltanto i palestinesi a continuare come prima. Dopodichè chiederanno altro, con l’aiuto europeo e di altri alleati, fino all’annientamento di Israele. Questa è un’opinione molto diffusa. L’ambasciatore Dore Gold, mio collega, riferì che dopo gli accordi di Oslo nel 1993 – quando era ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite- gli europei avevano continuato a votare le stesse risoluzioni contro Iraele nella assemblea generale che avevano fatto sempre.
D. In altre parole, vuol dire che Israele non deve avere fiducia nell’Unione Europea ?
R. Mi sembra una corretta conclusione. Accettare alcune posizioni della UE sul conflitto israelo-palestinese, può portare alla fine al suicidio dello Stato di Israele.

Manfred Gerstenfeld fa parte del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs, dove è stato presidente per 12 anni.
Nel 2012 ha ricevuto il " Lifetime Achievement Award" dal Journal for the Study of Anti-semitism"
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