L'Occidente libero dal ricatto Arabo-petrolifero? Lo sarà (relativamente) presto, ma non sono sicuro che avremo motivo di festeggiare. Punto primo, la domanda mondiale di petrolio non è affatto in calo; sono le esportazioni di greggio da parte dell'Arabia Saudita che, a differenza dei programmi annunciati, non riescono ad aumentare ulteriormente. Questo non è dovuto ad una diminuzione della domanda - il mondo ha sempre più fame di petrolio. E' dovuto, invece, al fatto che gli arabi hanno mentito in questi anni sulle loro riserve petrolifere, che sono inferiori a quanto dichiarato. L'Arabia Saudita è il primo produttore/esportatore di petrolio al mondo, gli Stati Uniti sono il secondo ma, mentre i secondi sono stati cauti, parsimoniosi e lungimiranti nell'estrazione del loro petrolio, i primi hanno estratto tutto quello che potevano a ritmi forsennati. Risultato: l'Arabia Saudita sarà il primo paese produttore di petrolio ad esaurire le sue scorte e questo, probabilmente, avverrà in tempi relativamente brevi. Quando ciò avverrà, l'Arabia Saudita diventerà un paese povero perché, nel frattempo, i proventi provenienti dal petrolio non sono stati investiti per industrializzare il paese. Gli USA, invece, diventeranno gli unici, incontrastati padroni del mercato del greggio e, pertanto, saranno loro a fare il prezzo. E sono certo che non ce lo regaleranno per simpatia.
Walter
Tra Arabia Saudita e Stati Uniti, non abbiamo nessun dubbio, il secondo ci dà sicurezza. Che poi gli Usa abbiano la loro convenienza perchè siamo un mercato interessante, ci pare ovvio. L'Occidente è da decenni sotto ricatto dei paesi arabi poduttori, con tutto quanto significa anche sul piano della sicurezza. Non dimentichimo che il terrorismo si finanzia con i petro-dollari.
IC redazione