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Un sospetto sulla uccisione degli animali 22/07/2013

Spett.le Informazione Corretta,

 ho apprezzato la lettera di Stefano Torello, come pure la risposta allo stesso del prof. Volli. A proposito della macellazione rituale ebraica, ritengo che tutti gli antisemiti siano contrari alla stessa; ma non si può al contrario affermare che chiunque la contesti sia sempre antisemita.
La legittimità della macellazione rituale ebraica non può basarsi tout court sul principio del rispetto della libertà religiosa, ma sulla dimostrazione che, a quanto ne sappiamo, non è più crudele di quella "laica". Quindi mi pare giusto che Stefano Torello spieghi i motivi per cui la contesta, e che il prof. Volli gli parli della crudeltà di tutti i tipi di macellazione, anche di quella che ci sembra più "umana".
La mia stima per il prof. Volli è aumentata ancora da quando ho letto che è diventato vegetariano - come me -, per motivi umanitari .

Porgo un cordiale shalom ai redattori e ai lettori del Vostro sito,
Enrico Richetti - Vicenza

 Anche noi crediamo che il modo giusto per affrontare l'argomento sia quello descritto da Ugo Volli, proibire la macellazione con il rituale ebraico è un compromesso, oltre che ingiusto, ipocrita.
IC redazione

risponde Ugo Volli:

Gentile signor Richetti,

settant'anni fa in Europa sono stati uccisi sei milioni di ebrei, ancora oggi il pregiudizio contro Israele (e contro gli ebrei) è fortissimo, come mostrano le statistiche. Nessun paese europeo ha proibito la caccia, che consiste nell'ammazzare gli animali in maniera particolarmente crudele PER DIVERTIMENTO, né la pellicceria, né gli allevamenti intensivi di pollame, né la sperimentaziuone sugli animali per i cosmetici, né i circhi. Ma alcuni se la prendono solo con la macellazione rituale ebraica, che certamente provoca del dolore agli animali, ma nel grado minimo possibile e in maniera probabilmente non molto diversa dalla macellazione normale (che riguarda almeno mille volte più animali, dato che gli ebrei sono meno dell'un per mille della popolazione e ci sono proposte legislative per proibirla (senza toccare la caccia e tutto il resto). Ammetterà che il sospetto di motivazioni antisemite è del tutto ragionevole, anzi obbligatorio in ogni persona di buon senso. 

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