La vera ragione della guerra civile in Siria
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Cari amici,
avete mai pensato al senso della presenza ebraica nella storia? L'hanno già fatto gli autori, ufficiali del servizio segreto zarista, come sappiamo oggi, dei "Protocolli dei Savi anziani di Zion". E poi un certo Adolf Hitler, in vari scritti e discorsi suoi e dei suoi seguaci. Ma il mondo va così veloce... volete una versione aggiornata, che ha anche il vantaggio di venire dal cuore del mondo arabo, quella moschea degli Umayadi a Damasco, che è stata a lungo la capitale dei musulmani e di recente è stata visitata con reverenza da papi, capi di stato, folle religiose adoranti? Ecco, leggete qui sotto, o se vi piace ascoltate il discorso dal vivo a questo link: (http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=RhwdxVRShMA ).
"Diamo uno sguardo alla storia del genere umano, che ha registrato la vera natura degli ebrei, uccisori dei profeti e spergiuri. Essa mostra come gli ebrei hanno sempre cercato, fin dai tempi pre-islamici, di frammentare, dividere e lacerare la nazione araba e islamica. Nel tentativo di guadagnare influenza nel mondo e di realizzare i loro desideri, gli ebrei hanno fissato due obiettivi di base. Ascoltate, oh musulmani, e fate attenzione di quanto sta accadendo in Siria - in quella terra di gente e di leadership decisa. Hanno due obiettivi di base. Il primo è quello di dividere gli stati del mondo, di farli combattere l'uno contro l'altro, e di innescare la guerra e la guerra civile tra di loro. Il secondo obiettivo è quello di fare a pezzi le nazioni del mondo, distruggendo le loro idee, i valori morali e codici, allontanandoli dal sentiero di Allah. Questo è ciò che hanno fatto nel corso dei secoli in tutto il mondo. Oh nazione dell'Islam, gli ebrei hanno lavorato per lacerare la Siria da molti anni. Quello che sta accadendo oggi in questa fortezza incrollabile [Siria], e nel Medio Oriente in generale, non è una novità. E' stato premeditato. Hanno acceso la scintilla della guerra civile in Palestina e in Afghanistan, e poi in Iraq, poi in Egitto, e infine in Siria".
Vi sembra un tantino esagerato? Vagamente paranoico? E' un peccato. Ma forse non avete ragionato abbastanza sul potere dell'ebraismo. Lo sapevate per esempio che il sovrano del Qatar, quello che possiede Al Jazeera, una televisione che vale un esercito, e ha impiegato il suo denaro non solo per comprarsi squadre di calcio, grattacieli e grandi magazzini in Europa, ma anche per finanziare la rivoluzione in Libia, la Fratellanza Islamica in Egitto e Tunisia, Hamas e gli islamisti, è ebreo? Vi sembra strano? Guardate qui (http://www.youtube.com/watch?v=gIGHM5jC-Sk). In questo caso parla un laico, diciamo così, un "giornalista" algerino ricoverato in Svezia, che si è affrettata a concedergli la cittadinanza e risponde al nome di Yahya Abu Zakariya (che forse è uno pseudonimo, perché corrisponde a quello di un generale marocchino del '500 che ebbe una fulminea carriera militare (http://en.wikipedia.org/wiki/Abu_Zakariya).
Yahya Abu Zakariya
L'ottimo Yahya, parlando alla televisione siriana, ci rivela che non solo i sovrani del Qatar, o forse tutto il popolo sono ebrei, ma addirittura che appartengono alla "tribù di Ben Gurion. E' un vero peccato che il fondatore dello stato ebraico portasse in origine il nome Gruehn e si fosse scelto il nuovo cognome che significa "figlio del leone" solo al suo arrivo in Israele; ma non importa, per Yahya i Qatari sono anch'essi figli di un leone. La ragione è che nessun altro nel mondo arabo, odia tanto gli altri arabi come la gente del Qatar, e pertanto sono ebrei. Forse per questa ragione, oltre a finanziare, come hanno pubblicamente promesso, il regime di Hamas a Gaza, secondo Yahya stanno anche investendo sulla costruzione del Terzo Tempio di Gerusalemme sulle rovine della moschea di Al Aqsa, che gli ebrei stanno distruggendo, come tutti sanno. Questa sì che è speculazione edilizia. E naturalmente questa connessione con Israele è la ragione per cui "il Qatar sta distruggendo la Siria", sempre secondo Yahya. Seguendo questo video, che vi consiglio moltissimo, si conoscono altre piccanti novità, per esempio che gli stati del Golfo hanno monopolizzato i famosi cavalli arabi, destrieri ammirati in tutto il mondo, al vile scopo di farli incrociare con i "cavalli ebrei": una forma di razzismo equino che non avevo mai incontrato, in tutta la mia faticosa carriera di osservatore dell'antisemitismo.
Robert Fisk
Nello stesso video il buon Yahya attribuisce a Robert Fisk (un giornalista inglese ferocemente antisraeliano che definisce "suo buon amico", e non esito e crederci) l'opinione che l'Europa abbia aiutato a costruire lo stato ebraico per liberarsi dei pericolosissimi ebrei che erano dietro a ogni congiura, speculazione economica e bancarotta sul suo territorio. Non sappiamo se Fisk la pensi davvero così, ma è evidente che Yahya, ben noto anche per il suo accanito negazionismo della Shoah (per esempio qui: http://www.youtube.com/watch?v=kZq3Stv8KaA e qui http://www.youtube.com/watch?v=jW76TqjpYRc ) lo dia per scontato. E dunque aver provocato la "primavera araba" e magari anche le guerre millenarie fra Sciiti e Sunniti, fra Turchi e Arabi e magari anche aver desertificato il Sahara per far dispetto ai Musulmani insediati sulla sponda mediterranea dell'Africa, rientra perfettamente nel loro potere.
Molti popoli hanno delle fiabe che si raccontano gli adulti, non solo i bambini. Quelle europee parlano di tesori, di principesse, di fanciulle oppresse, di principi azzurri, magari anche di streghe. Quelle arabe una volta erano molto fantasiose, parlavano di genii, di marinai, di uccelli giganteschi, di sovrani giusti oppure crudeli. Adesso sono diventate un po' più monotone e velenose. Ma ci credono lo stesso. Sarebbe meglio se non ci cadessero i media e i politici occidentali.
Ugo Volli