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Informazione Corretta Rassegna Stampa
16.07.2013 Anti-semitismo e anti-israelismo in America Latina
Manfred Gerstenfeld intervista Sergio Widder

Testata: Informazione Corretta
Data: 16 luglio 2013
Pagina: 1
Autore: Manfred Gerstenfeld
Titolo: «Anti-semitismo e anti-israelismo in America Latina»

Anti-semitismo e anti-israelismo in America Latina
Manfred Gerstenfeld intervista Sergio Widder

(Traduzione di Angelo Pezzana)


Sergio Widder

Sergio Widder, laureato in Scienze Politiche all’Università di Buenos Aires, è i
l direttore per l’America Latina del Centro Simon Wiesenthal (SWC), che ha contribuito a fondare nel 1992.

In America Latina vivono circa mezzo milione di ebrei. Le comunità più importanti sono in Argentina (più di 200.000), Brasile (120.000) e Messico (40.000). Numeri che diminuiranno nel prossimo futuro, per assimilazione e per l’emigrazione verso Israele, sebbene non sia così alta come lo fu negli ’50 e ’60. Il Venezuela è un caso a sé per motivi politici, legati alla presidenza del defunto Hugo Chavez, sotto il suo governo – dal 1998 al 2003 - il numero degli ebrei scese da 20.000 a 9.000.


Hugo Chavez con Mahmoud Ahmadinejad

“E’bene separare i fatti che riguardano un paese specifico da quelli che contraddistinguono i trend regionali. Gli ebrei dell’America latina sono preoccupati soprattutto dalla crescente presenza iraniana, presente sotto la sigla ALBA ( Alianza Bolivariana para las Amérìcas), creata da Chavez.
Di ALBA fanno parte Venezuela, Bolivia, Ecuador, Nicaragua e Cuba, insieme sono il primo partner in America Latina dell’Iran.

“L’incriminazione da parte del Procuratore Speciale argentino Alberto Nisman – che ha investigato l’attentato avvenuto a Buenos Aires nel 1994 al Centro Ebraico AMIA – rivela che la formazione del network  Iran-Hezbollah in America Latina ha come data di fondazione la metà degli anni ’80. L’ultimo aggiornamento del Rapporto Nisman denuncia come, accanto alla sezione ALBA argentina, si sia infiltrato anche in Brasile, Cile, Colombia, Guyana, Paraguay, Suriname, Trinidad , Tobago e Uruguay.

“ Accanto all’Iran, svolgono un ruolo di primo piano contro gli ebrei e Israele
anche gruppi pro-palestinesi, la cui forza è rilevante. Il network iraniano nella regione è fonte di seria preoccupazione, diventata ancora più grave a causa dell’accordo Argentina-Iran per gestire congiuntamente le investigazioni sulla distruzione del Centro AMIA, nel quale vennero uccise 85 persone e centinaia vennero ferite.

“ L’annuale “World Social Forum” (WSF) è il centro che più si oppone a livello internazionale contro Israele. Questa grande Ong, con i movimenti che ha aggregato, venne fondata a Porto Alegre (Brasile) dall’allora partito di opposizione – oggi di governo – Partido dos Trabalhadores. Il WSF è diventato la piattaforma internazionale  specializzata nella campagna di  boicottaggio/Disinvestimento/Sanzioni (BDS) contro Israele. Nel  novembre 2012 ha organizzato una speciale sessione  4-giorni, dal titolo “ WSF Palestina Libera”

“ Durante la sua visita in Brasile, in occasione del Summit Nazioni Unite RIO +20 dedicato all’ambiente, l’allora Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad organizzò una riunione con i leader del WSF, per ottenere maggiore legittimità per i palestinesi nella pubblica opinione.

“ Oltre a questi argomenti di interesse regionale, vanno citati gli attacchi antisemiti in molti paesi latino americani. Un certo numero possono essere classificati come “anti-semitismo tradizionale”, mentre i più violenti sono da catalogare sotto la voce “anti-sionismo”

“ Nella maggior parte dei paesi latino americani non ci sono statistiche ufficiali sugli atti di antisemitismo. L’ unica ricerca operante in questo campo è il rapporto annuale della Comunità ebraica argentina DAIA, che compila regolarmente gli episodi di anti-semitismo e altri atti di razzismo in Argentina.

“ Vista la sistematica mancanza di informazione, non si può affermare se il problema in America Latina è in crescita oppure no.   Diversi paesi latino americani possono essere definiti “giovani” democrazie, nelle quali vi è un processo di apertura verso la libertà e i diritti civili, società quindi avviate a diventare aperte e pluraliste. Eppure rimangono pregiudizi e razzismo, mentre l’anti-semitismo è alimentato soprattutto da gruppi estremisti che lo nascondono dietro a ciò che chiamano lotta contro Israele, sionismo o imperialismo.

“ Diverse organizzazioni ebraiche affrontano l’anti-semitismo in America Latina.
La più visibile è il Centro Simon Wiesenthal, un’altra è B’nai Brith, così come
la sezione latino americana del Congresso Ebraico Americano. In molti casi noi
siamo l’unica organizzazione ebraica sionista che partecipa e riferisce sulle Ong o sulle iniziative dell’Onu. Succede con il WSF, che noi regolarmente seguiamo..

“ In alcuni casi, il SWC segue direttamente gli sviluppi di una denuncia, come avvenne con la richiesta di condanna di un club di football argentine, i cui fan gridavano slogan antisemiti. Vennero condannati, e la squadra passò a una classifica inferiore. Nell’ottobre 2012, il SWC protestò contro un processo a Israele che avrebbe dovuto tenersi nella Biblioteca Nazionale Argentina, e ne ottenne la cancellazione.

“ Fra gli ebrei e gli amici di Israele non ebrei vi sono gruppi religiosi, come gli Evangelici Cristiani e alcuni cattolici. Mentre gli evangelici sono una minoranza in crescita, è la fede cattolica a prevalere in America Latina. L’elezione di Papa Francesco –  Jorge Mario Bergoglio,  già cardinale  argentino – ha rafforzato al posizione dei cattolici. Occorre fare molto lavoro per sviluppare le relazioni fra ebrei con altre Ong e gruppi sociali. Molti aspetti ci dimostrano quanto sia importante stabilire una cooperazione.

Manfred Gerstenfeld fa parte del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs, dove è stato presidente per 12 anni.
Nel 2012 ha ricevuto il " Lifetime Achievement Award" dal Journal for the Study of Anti-semitism"
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