Margherita Hack aveva 15 anni quando le leggi raziali entrarono in vigore che le abbia condivise e insegnate non mi sembra corretto
grazie
Arnaldo de Franchis, Genova
Li aveva, come dice lei, nel 1938, ma dopo la laurea fece l'insegnante, gli anni li aveva per insegnare. IC ha scritto che non avevano destato in lei nessuna impressione negativa. E' stata la stessa Hack a rivelarlo in una intervista-confessione apparsa sul mensile "Pagine Ebraiche", nella quale si chiedeva -con il senno di poi- come avesse potuto, lei insegnante, a non accorgersi del contenuto delle leggi razziali. Raccontava anche un incontro casuale con una sua ex allieva ebrea, ex appunto perchè cacciata da tutte le "scuole del regno" e di non averci trovato nulla di strano. Tenga presente che le leggi razziali rimasero in vigore, su richiesta del Vaticano che voleva dire la sua sui figli dei matrimoni misti, diversi anni dopo la fine della guerra. Un particolare che i nostri vaticanisti si guardano bene dal ricordare.
Hack era allora comunque nei suoi verdi anni, ma dopo non perse l'abitudine, trasferendo i suoi sentimenti ostili su Israele, atteggiamento che ha mantenuto sino alla fine. A convincerla della giustezza dei suoi pregiudizi sono stati sicuramente gli applausi degli odiatori di Israele, insieme al silenzio benevolo verso la "scienziata" da parte di chi avrebbe dovuto parlare e invece tacque.
IC redazione