Nigeria: islamisti di Boko Haram contro una scuola. Arsi vivi 42 studenti cronaca di Giampaolo Cadalanu
Testata: La Repubblica Data: 07 luglio 2013 Pagina: 13 Autore: Giampaolo Cadalanu Titolo: «Gli integralisti attaccano una scuola. Orrore in Nigeria, 42 studenti bruciati vivi»
Riportiamo da REPUBBLICA di oggi, 07/07/2013, a pag. 13, l'articolo di Giampaolo Cadalanu dal titolo "Gli integralisti attaccano una scuola. Orrore in Nigeria, 42 studenti bruciati vivi".
Giampaolo Cadalanu
Studenti bruciati vivi, per l’unica colpa di voler apprendere alla maniera occidentale, in una scuola-refettorio che doveva servire per costruire speranza nella Nigeria di domani. La firma dell’attacco fanatico, alla scuola pubblica secondaria di Mamudo, nello stato di Yobe, nel nord del paese, è nel gesto stesso: i jihadisti che hanno versato benzina sul dormitorio degli studenti si fanno chiamare Boko Haram, cioè “L’educazione occidentale è sacrilega”, nella lingua hausa adoperata dagli abitanti del nord Nigeria. È il gruppo di integralisti musulmani più accanito, considerato fiancheggiatore di Al Qaeda nel Maghreb Islamico, deciso a trasformare in repubblica islamica regolata dalla sha’ria il nord della popolosa federazione africana ed accanito soprattutto contro chi vuole migliorare la sua vita studiando qualcosa di diverso dai testi sacri dell’islam. I fondamentalisti hanno lanciato l’assalto usando anche esplosivi e armi automatiche: chi scampava alle fiamme si vedeva esposto al tiro dei fanatici. E i soccorsi hanno tardato. Alla fine, il bilancio è terribile: 42 morti, secondo quanto ha raccontato all’agenzia France Presse Haliru Aliyu, dell’ospedale di Potsikum, la città a cinque chilometri da Mamudo. Secondo le testimonianze raccolte dai sanitari, i terroristi hanno cercato di raccogliere gli studenti in uno spazio ristretto, lanciando poi gli esplosivi in mezzo a loro. L’Associated Press ha raccolto la straziante testimonianza di Malam Abdullahi, padre di due ragazzi assassinati. In lacrime, mentre raccoglieva il cadaverino del figlio decenne colpito alla schiena, e dell’altro, dodicenne, ucciso con un colpo nel petto, il padre ha rimproverato il governo per la mancanza di ogni difesa vicino alla scuola, nonostante l’alta presenza di soldati, e ha promesso di ritirare dalla frequenza gli altri tre figli. L’attacco sembra essere una rappresaglia di Boko Haram per il raid dell’esercito governativo, giovedì scorso, nella vicina città di Dogon Kuka, che ha portato all’uccisione di 22 integralisti. L’offensiva delle forze armate nigeriane è massiccia, e comprende tre stati, Borno, Yobe e Adamawa, in cui il governo ha decretato lo stato di emergenza. Ma l’episodio di ieri, con i radicali islamici che aprono il fuoco sugli studenti, è solo l’ultima puntata di un’offensiva più articolata contro l’educazione occidentale. Appena il 17 giugno gli integralisti avevano assalito una scuola di Maiduguri e ucciso nove studenti che erano impegnati a sostenere un esame, il giorno prima i militanti di Boko Haram avevano aperto il fuoco su una scuola di Damaturu, capitale dello stato di Yobe, uccidendo sette studenti e due professori. Nata nel 2003 come Popolo per la Propagazione degli insegnamenti del profeta e della jihad, ma nota per tutti come Boko Haram, la setta ha cominciato già nel 2009 una vera e propria guerra contro lo stato federale: secondo Human Rights Watch, le vittime del fanatismo sono almeno 3600. Gli analisti americani, che ne sottolineano i legami con Al Qaeda, sostengono che l’organizzazione comprende tre diverse fazioni e conta su un sostegno popolare ridottissimo, proprio per la sua visione rigida che respinge ogni influenza esterna. Guidata da Abubakar Shekau, erede del fondatore Mohamed Yusuf, l’organizzazione respinge tutti le influenze culturali dell’Occidente, compresa l’istruzione scolastica, e rimpiange i tempi in cui una parte dell’Africa occidentale era in mano agli antichi imperi islamici costruiti sui traffici trans-sahariani. Il “no” alla cultura dell’Occidente è talmente deciso che il leader del movimento, in un’intervista rilasciata nel 2009 alla Bbc, negò che la Terra potesse essere sferica e respinse la teoria di Darwin sull'evoluzione della specie, perché entrambe le nozioni erano da considerare «in contrasto con l’insegnamento islamico».
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