La '' deriva'' filoislamica e soprattutto filoturca della Bonino non sorprende piu' di tanto. Dopo un passato , ormai svanito , in cui i radicali si proclamavano filoamericani e , in qualche modo, filoisraeliani , il partito radicale e' entrato in crisi di identita' . Non e' piu' propositivo , non si occupa di diritti civili , e' politicamente e mediaticamente irrilevante. La Bonino , dopo la parentesi , non del tutto esaltante , da commissario europeo ( resta esilarante e sospetto l'arresto eroicomico di un 'ora in Afganistan , con giornalisti al seguito ) ,si sta riciclando come figura internazionale.
Ha soggiornato in Egitto per qualche anno, e' comprensiva con fratelli musulmani ecc., e' piu' filoturca di Erdogan. In passato fu comprensiva anche verso i diritti umani negati in Cina.
Ipotizzo che la signora abbia qualche ambizione per qualche alta carica alle nazioni unite, dove se non hai dietro la lobby arabo-islamica non entri neanche come centralinista.
Forse la mia e' solo fantapolitica , ma ormai e' la politica che ci ha abituato a pensare male .
E' comunque i balbettii filoturchi della Bonino restano inaccettabili
dan
ecco il link all'articolo di IC sull'argomento:
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=49696
Anche senza voler essere troppo severi, la posizione del nostro Ministro degli Esteri - non solo nei confronti della Turchia- è decisamente troppo 'aperto' nei confronti dei paesi arabo- musulmani. Per chi ha vissuto una vita politica in difesa dei diritti civili è una svolta a 360 gradi.
IC redazione