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Qualche domanda all'Osservatore Romano 26/06/2013

Copia di e-mail inviata al direttore dell'Osservatore Romano:

per leggere l'articolo a cui si riferisce la lettera, ecco il link:
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=29&sez=120&id=49663

Egregio Direttore,

 ho letto la vostra breve del 25 giugno 2013 titolata “Raid aerei israeliani nella striscia di Gaza”. Dal titolo prescelto si evince in modo incontrovertibile che la notizia é costituita esclusivamente dai raid israeliani, in quanto non si fa cenno della causa : i lanci precedenti e unilaterali di razzi palestinesi contro i civili israeliani. Non credo che vi manchi la professionalità di includere questa informazione nella titolazione, pertanto devo credere, come farebbe chiunque, che per voi il tentativo preventivo di uccidere dei civili israeliani, anche se non andato in porto, non sia rilevante dal punto di vista informativo.
E sì che é evidente che essere oggetto di missili in arrivo, segnalato con qualche secondo di anticipo dalle sirene di allarme, produce grande turbamento e terrore nelle popolazioni che devono correre in pochi istanti, anche di notte, per mettersi al riparo nei rifugi. Col rischio comunque di trovarsi la casa distrutta o danneggiata.
Ma per voi questo non é importante, tant'é che dopo aver fatto un fugace cenno ai missili palestinesi, citando la fonte israeliana ( quindi la notizia non sarebbe verificata e qualcuno potrebbe pensare che possa non esser vera), vi spendete in una lamentazione sul fatto che “ la ripresa delle violenze minaccia di aggravare la condizione della popolazione palestinese”, cui dedicate la gran parte del pezzo.
Non sarebbe sufficiente secondo voi che i Palestinesi non lanciassero missili per evitare questo aggravamento per cui vi date tanta pena? In questo caso, perché non lo dite? Forse però, a vostro avviso, i lanciatori dei missili non rappresentano o sarebbero estranei ai Palestinesi. Anche così stando le cose, i“lanciatori” non meriterebbero da parte vostra il biasimo e l'attribuzione totale della responsabilità dell'accaduto, cosa che invece manca?
Come minimo siete ambigui.
Non crede anche Lei, Direttore, che la verità più elementare e accessibile voglia la sua parte, quando si informa? Se non sbaglio , Papa Francesco ha detto ultimamente che i cristiani non possono essere antisemiti. E certamente anche voi condannate l'antisemitismo.
Peccato però che tutto ciò non vi esima-come in questo caso -dal dare una informazione biasimevole per omissioni e atteggiamento , quando si tratta dello Stato di Israele e della sua popolazione , della quale evidentemente non vi importa niente, anche se viene attaccata per prima con i missili.
Questa predilezione incondizionata per una popolazione, i Palestinesi, -quella sì antisemita o mi sbaglio?- dà francamente da pensare. Che sia perché i Palestinesi – se musulmani- non hanno l'obbligo di ascoltare Papa Francesco?

Andrea Cafarelli


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