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La frase del Papa Francesco I 25/06/2013

C.a. Direttore c.a. Prof. Ugo Volli

http://www.repubblica.it/esteri/2013/06/24/news/papa_francesco_cristiano_non_puo_essere_antisemita-61746087/
segnalo articolo Repubblica sull'intervento del Santo Padre che ha sostenuto che "a causa delle radici comuni (con gli Ebrei) il cristiano non può essere antisemita" Cioè l'essere cristiano -sembra potersi evincere chiaramente dal testo - è ontologicamente avverso, contrario all'idea e alla pratica dell'antisemitisimo.
Articolo da conservare e da citare in opposizione ai tanti cristiani odiatori degli Ebrei... Rimane solo da spiegare la validità e la verità dell'uguaglianza tra antisionismo e antisemitisimo. Io l'ho ritrovata, splendida, convincente, sia per la forza del paragone storico e per l'intriseca verità, sia per l'autorità culturale e religiosa da cui proviene, qualche mese fa rileggendo il libro di Rav Elio TOAFF "Perfidi giudei, fratelli maggiori" laddove è scritto (cito a memoria, ove di interesse procurerlòla citazione esatta) :
Per noi Ebrei il sionismo è nostro Risorgimento come il Risorgimento lo fu per gli Italiani." (il senso era quello, le parole più o meno) La intendo una frase semplice (forse volutamente riduttiva) con valore didascalico atta a spiegare in poche parole ad orecchie non dico preconcettualmente nemiche ma sicuramente refrattarie financo all'indifferenza (anticamera del pregiudizio e dell'ostilità) come possa intendersi correttamente il sionismo, al di là delle contingenti scelte politiche, sempre criticabili a favore o contro, di un Paese che, sarebbe bene sempre tenerlo presente, è perennemente in guerra dalla sua fondazione, in guerra anche quando è in pace.
Un sommesso suggerimento a Voi, per quanto possa valere : da Vs lettore, mi piacerebbe vedere in un angolino della Vs home page pubblicata la fotocopia anastatica o riportata la citazione sopradetta di Rav Toaff: potrebbe già da sola zittire i cretini e accendere la curiosità negli spiriti intelligenti, ma dormienti, come successe a me.
A voi il resto della missione, educare gli altri o almeno (come si diceva di Irnerio, Primus illuminator della giurisprudenza) illuminare le tenebre non dico degli antisemiti di professione,quelli ci campano, ma degli indifferenti, dei pigri che si accontentano delle idèes recues e non vanno oltre quella che voi vi siete dati la misione di dissipare ecioè la coltre di ignoranza, maldicenza, malvolenza e non di rado menzogna dolosa che avvolge il mondo dell'informazione quando tratta di Israele.
I miei soliti cordiali saluti con un complimento particolare al Prof. Volli, alla sua tenacia quotidiana di onesto polemista voltariano: sarebbe piaciuto a Leonardo Sciascia Non saprei se in tutti i contenuti, nel metodo sicuramente.

Marco BUSSOLIN

IC dedica oggi una pagina alla dichiarazione del Papa.
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=49665

Ecco la risposta di Ugo Volli:

Gentile lettore, la ringrazio della sua bella lettera. E' vero, il movimento sionista ha forti tratti di somiglianza con quello mazziniano, come ha dimostrato in un bel libro Luigi Compagna e senza dubbio l'indipendenza israeliana e la liberazione di Gerusalemme ricordano il nostro Risorgimento. Peccato che neppure questo, con le sue motivazioni profonde e i suoi valori autentici sia compreso oggi in Italia come dovrebbe.


 


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