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L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
25.06.2013 Nella titolazione solo la risposta israeliana
poi, ben nascosta nel pezzo, ciò che l'ha causata, i razzi di Hamas

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 25 giugno 2013
Pagina: 1
Autore: Redazione dell'Osservatore Romano
Titolo: «Raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza»

Riportiamo dall'OSSERVATORE ROMANO di oggi, 25/06/2013, in prima pagina, l'articolo dal titolo "Raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza".

L'OSSERVATORE ROMANO è sulla stessa lunghezza d'onda del MANIFESTO, per quanto riguarda la diffusione delle notizie dal Medio Oriente.
Viene riportato un raid di aerei israeliani nella Striscia di Gaza, ma per conoscerne la causa (razzi lanciati da Hamas contro Israele) bisogna leggere la breve e anche chiedersi come mai quando cadono razzi su Israele da Gaza questa notizia viene ignorata.
 Le potenziali vittime israeliane non contano mai nulla?

Un palestinese è stato ucciso e altri due sono stati feriti in uno dei raid aerei condotti nella notte dall'aviazione israeliana nella striscia di Gaza, in particolare a Rafah, nei pressi dei tunnel fra la striscia stessa e il Sinai egiziano. In precedenza, un portavoce militare israeliano aveva comunicato diversi interventi dell'aviazione in risposta a lanci di razzi dal territorio palestinese controllato da Hamas. La ripresa delle violenze minaccia di aggravare ulteriormente la condizione della popolazione palestinese, che soffre in maniera sempre maggiore d'insicurezza alimentare, secondo quanto denunciato dal direttore del Programma alimentare mondiale (Pam) dell'Onu, Ertharin Cousin. Quest'ultima, nel fine settimana, ha condotto insieme con Filippo Grandi, il direttore dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per gli aiuti ai rifugiati palestinesi, una visita nell'area di Gerico, in Cisgiordania. In una dichiarazione congiunta, le due organizzazioni hanno sottolineato che «nel 2012, circa 1,6 milioni di persone, il 34 per cento delle famiglie palestinesi, hanno sofferto d'insicurezza alimentare, un aumento significativo rispetto al 2011 quando la percentuale era stata del 27 per cento». Intanto, sempre durante il fine settimana, il presidente dell'Autorità palestinese, Abu Mazen, ha accettato le dimissioni del primo ministro Rami Hamdallah, dallo scorso 2 giugno al posto del dimissionario Salam Fayyad.

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