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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
23.06.2013 L'islam non è una religione di pace
commento di Hamid Zanaz

Testata: Corriere della Sera
Data: 23 giugno 2013
Pagina: 4
Autore: Hamid Zanaz
Titolo: «Tra l'islam e i Lumi c'è di mezzo il Corano. Il dialogo non esiste»

Riportiamo da LETTURA del CORRIERE della SERA di oggi, 23/06/2013,a pag. 4, l'articolo di Hamid Zanaz dal titolo "Tra l'islam e i Lumi c'è di mezzo il Corano. Il dialogo non esiste".


'Il sapere è potere'

Ogni religione che svela la sua natura fondamentalista svia i giovani dai valori universali e li attira verso il terrorismo, come di recente a Londra e Parigi Sono la maggioranza i musulmani che ignorano la vera natura della loro religione. Invece che dal contenuto stesso del Libro, sono cullati da languide recitazioni del testo coranico. Per molteplici ragioni, ripetono di continuo frasi vaghe imparate a memoria, priv'e di fondamento, come per esempio: «L'Islam è una religione di pace, l'Islam è compatibile con la filosofia dei diritti dell'uomo, l'Islam non è misogino...». «Questo non ha nulla a che vedere con l'Islam!», protestano. Ma obbligare le donne a portare il velo, vietare che escano senza tutore, imporre una stretta separazione dei sessi, tagliare la mano al ladro, frustare i consumatori di alcol... tutto ciò è effettivamente nel Corano! Ogni religione porta in grembo l'integralismo che svela la sua vera natura. Secondo tutti i musulmani, nessun modo di vivere è valido o merita di essere sperimentato, se non quello definito dal Corano. E quindi, anche se tutti I problemi fossero risolti, l'integralismo sussisterebbe. L'islam dei Lumi tanto atteso, tanto desiderato, l'islam sognato è «impossibile». E non fa che sviare i giovani di origine musulmana dai valori universali, e attirarli ancora di più verso l'islam, poi verso il fondamentalismo, infine verso il terrorismo. Nel suo libro scritto in arabo, Sulla divisione della terra secondo il figh islamico, Abdellah B., membro del Consiglio europeo della fatwa e della ricerca situato a Dublino, e non a Islamabad o a Riad, scriveva, nel capitolo dedicato alla jihad: «Fate la jihad contro i miscredenti con la vostra parola, la vostra persona, i vostri beni e le vostre mani». Ecco un buon consiglio di integrazione rivolto ai giovani di origine musulmana in Europa e in America! Messaggio già ricevuto perfettamente a New York, Madrid... e, di recente, a Londra e Parigi. Sono i jihadisti che «combatteranno sul sentiero di Dio, uccideranno e saranno uccisi...», come dice il Corano. Affinché «la parola di Allah rimanga la più alta», spiega ancora il libro sacro dei musulmani. Questa barbarie ha un nome: è l'ideologia islamica la cui essenza altro non è che la lotta contro tutto quello che non è islamico. «Se sei testimone di un'usanza non islamica, dice il profeta, falla cessare con la forza. Se non puoi farlo con la forza, condannala verbalmente. Se no, condannala nel tuo cuore». «Non ubbidire dunque agli infedeli, dice ancora Allah nel suo libro, e con questo (il Corano) combatti vigorosamente contro di loro». Non ci si può definire moderati quando si utilizzano nelle proprie preghiere simili versetti: «Combattete coloro che non credono né in Allah né nell'Ultimo Giorno, non proibiscono quello che Allah e il Suo messaggero hanno proibito e non professano la religione della verità — fra quelli che hanno ricevuto il Libro — finché non versino l'imposta di capitazione con le proprie mani, dopo essersi umiliati»; oppure: «Non esistono vicino a Dio animali più vili di quelli che non credono e che restano infedeli». Complimenti quindi a chi pretende di trovare una differenza essenziale fra l'islam e il suo «ismo». Ma con una sola frase, l'algerino Ferhat Mehenni smaschera tutti i film, libri, articoli, studi... che cercano di truccare la realtà, di creare una confusione semantica: «L'islam — dice Mehenni — è l'islamismo a riposo, e l'islamismo è l'islam in movimento».

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