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Il Bollettino Salesiano Rassegna Stampa
19.06.2013 Propaganda palestinese in salsa salesiana-sdolcinata
in un'intervista sul Bollettino Salesiano di giugno

Testata:Il Bollettino Salesiano
Autore: Pat Elavache
Titolo: «Curo gratis i denti a Gesù. A Betlemme»

Riportiamo dal BOLLETTINO SALESIANO di giugno, a pag. 26, l'intervista di Pat Elavache al dentista Mauro Giacomi dal titolo " Curo gratis i denti a Gesù. A Betlemme ".

Il pezzo è scritto con tono sdolcinato e melenso, punta a muovere la compassione del lettore nei confronti della popolazione di Betlemme, in particolare dei bambini che soffrono di mal di denti e che vengono curati gratuitamente da alcuni dentisti che fanno volontariato.
Al di là di questa considerazione sullo stile, notiamo che è anche infarcito di propaganda palestinese della peggior specie, a partire dalle prime righe, quando si legge "
I palestinesi sono un popolo umiliato da un muro che li isola indegnamente dal resto del Mondo. Dentro il recinto, ci sono povertà ed umiliazione". Il 'muro'  è stato costruito per impedire ai terroristi palestinesi di attaccare la popolazione israeliana. 
Non esisterebbe se non ci fossero stati gli attentati suicidi della seconda intifada. I palestinesi non sono 'umiliati' e vivono grazie agli aiuti internazionali che arrivano dall'estero (Israele compreso).  
Nel pezzo, per altro, non c'è traccia del terrorismo palestinese. Le vittime israeliane non contano nulla, come al solito. Conta solo, in questo caso, il mal di denti dei bambini palestinesi che, per altro, non ha nulla a che vedere con la barriera di protezione descritta nelle prime righe.
Visto che in Italia le cure dentistiche non rientrano fra quelle mutuabili, perchè i salesiani non creano un gruppo, se non di dentisti, almeno di odontotecnici volontari ? Ce ne sarebbe un gran bisogno, visti i prezzi di listino dei singoli interventi. A meno che essendo gli italiani in grande maggioranza dei "poveri cristiani" non ne abbiano diritto...
Complimenti poi a chi ha fatto il titolo, quell'infilare Gesù fra i denti dei palestinesi è un capolavoro !
Invitiamo i lettori di IC a scrivere al Bollettino Salesiano per protestare contro la disinformazione contenuta nell'intervista: biesse@sdb.org

Dall’anno 2006, a Betlemme paese natale di Gesù, esiste una realtà, forse unica: cure odontoiatriche gratis a tutti i poveri della Palestina, per la maggior parte bambini e bambine, di ogni religione. Grazie ad un magnifico exallievo di don Bosco.

I palestinesi sono un popolo umiliato da un muro che li isola indegnamente dal resto del Mondo. Dentro il recinto, ci sono povertà ed umiliazione.

E’ qui che Mauro Giacomi, cresciuto nell’aspirantato di Don Bosco al Mandrione e poi a Genzano, con nel cuore il marchio a fuoco dell’educazione salesiana, ed altri undici volontari dentisti italiani, da anni rinunciano alle ferie, sfruttando tale periodo per andare a lavorare alla dental clinic della Crèche a Betlemme senza nessun rimborso economico sia per il viaggio, sia per i materiali.

Come si autopresenterebbe?

Sono un medico odontoiatra laureato alla Sapienza di Roma nel 1982, ho frequentato le scuole medie presso l’aspirantato salesiano del Mandrione, quarta e quinta ginnasio nell’istituto salesiano San Giovanni Evangelista di Genzano, per poi completare gli studi del liceo classico nel collegio leoniano di Anagni sotto la guida dei padri gesuiti. Da 27 anni sono sposato con Maria Rita Paris e ho due figli: Walter di 26 anni sposato con Alessia e Gianluigi Francesco di 22 anni.

Il primo è laureato in ingegneria del suono ed il secondo è studente di odontoiatria all’università U.E.M. di Madrid. Professionalmente lavoro come medico di base in medicina di gruppo insieme ad altri tre colleghi e per lo più svolgo la libera professione come medico odontoiatra a Fiuggi, sono molto impegnato nell’attività di volontariato insieme a tutta la mia famiglia, soprattutto nell’Unitalsi e nel progetto Betlemme.

Quando è iniziata la sua esperienza?

La mia esperienza è iniziata nel 2006, precisamente l’11 febbraio nella ricorrenza della Madonna di Lourdes, in piazza San Pietro a Roma, dove quell’anno, come al solito, accompagnammo i nostri amici disabili dal Papa ed in quell’occasione fu la prima volta che fummo ricevuti da Papa Benedetto XVI ed io ricevetti l’incarico della guida del progetto Betlemme dall’allora presidente nazionale dell’Unitalsi, il dottor Diella Antonio.


Che cosa spinge un odontoiatra a lavorare a Betlemme, dove nessuno può permettersi di pagare?

E’ la carità cristiana che mi spinge a prestare la mia opera gratuita ai poveri di Betlemme, secondo gli insegnamenti ricevuti dai nostri cari educatori salesiani nel momento della mia formazione mentale e spirituale.

Quanti pazienti riesce a curare all’anno?

Nella struttura dental clinic della Crèche a Betlemme di cui sono proprietarie le Figlie della Carità di san Vincenzo de’ Paoli, si riescono a curare circa 1700 pazienti l’anno di tutte le età, dai trattamenti semplici a quelli più complessi, compresi i trattamenti chirurgici. Sono soprattutto bambini musulmani.

E’ un complesso grande?

Lo studio dentistico, dotato di tutte le attrezzature che non hanno nulla da invidiare ai nostri studi odontoiatrici, sorge in un contesto polifunzionale, dotato di un orfanotrofio da 0 a 6 anni, dove attualmente i bambini ospitati sono circa 55.

I bambini della Crèche non sono solo poveri, ma non hanno mai conosciuto né la mamma né il papà. Per questi bambini ogni uomo o donna che li frequenta sono un papà ed una mamma. Qui trovano assistenza ed amore da personale specializzato, hanno una scuola frequentata anche da esterni, sempre poveri, un centro sociale dove i disagiati si rivolgono per avere assistenza: alimenti, vestiario, medicinali ed una casa del Pellegrino, i cui utili vengono versati per il mantenimento dei bambini poveri. Un ospedale ultramoderno di ostetricia, ginecologia e neonatologia, in cui vengono effettuati circa 300 parti al mese. E’ l’unico ospedale del genere in Palestina dove tutto è gratuito.

Come sono i piccoli palestinesi?

I piccoli palestinesi sono dei piccoli Gesù. Vi racconto un episodio molto bello. Tre anni fa, l’ultimo giorno di lavoro del mio periodo di volontariato, erano circa le 10 ed alle 17 avevo il volo da Tel Aviv per Roma. Vennero in studio due bambini, di religione musulmana, accompagnati dalla madre. Il più grande piangeva disperatamente per il mal di denti. Con tanta pazienza ed amore, tra le grida del piccolo, cerco di aprire il molaretto da latte affetto da pulpite, dopo un po’ riesco ad aprire il dente ed a far uscire il pus. Il bambino improvvisamente smette di piangere. Il fratellino più piccolo, di circa quattro anni, viene velocemente verso di me, “Ahimè, ho pensato, adesso mi dà un calcione”. Invece si siede e mi fa cenno di vedergli la bocca. E’ stato molto bravo tanto che gli ho potuto curare due dentini. Appena ho terminato, scende velocemente dalla poltrona va verso la mamma ed il fratello più grande, li abbraccia forte forte, poi ritorna verso di me, mi salta addosso, mi bacia sulle guance ed esce dallo studio insieme alla mamma ed al fratello. Dopo circa mezz’ora, torna con una corona del rosario e mi dice sciucrai(grazie)!

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biesse@sdb.org

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