giovedi` 28 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 
Deborah Fait
Commenti & TG news watch
<< torna all'indice della rubrica
Richard Falk, americano, ebreo, odiatore di Israele 13/06/2013

Richard Falk, americano, ebreo, odiatore di Israele
commento di Deborah Fait


Deborah Fait                  Richard Falk

Molti di voi conosceranno di fama Richard Falk,  da anni uno dei maggiori odiatori di Israele, un razzista arrogante cacciato persino dall’Human Rights Watch per le sue dichiarazioni sull’11 settembre (complotto americano-sionista) e per aver pubblicato sul suo blog vignette antisemite.

Falk,  Lo stesso che definisce nazisti gli israeliani , lo stesso che collaboro’ al vergognoso rapporto Goldstone contro Israele,  lo stesso che ha dichiarato che l’attentato di Boston, costato la vita a un bambino americano di 8 anni e a numerosi feriti, e’ stata la risposta alle “vergognosa” politica estera americana.

Professore emerito di legge internazionale della Princeton University, nel 2008 fu eletto  a rappresentare alle Nazioni Unite i diritti dei palestinesi e adesso succede che l’ambasciatore USA presso il  Human Rights Council, Eileen Donahoe,  chieda le sue dimissioni un mese dopo la sua ultima relazione contro Israele,  ”Le recenti dichiarazioni di Falk – drammaticamente e incautamente incluse in un documento ufficiale delle Nazioni Unite –  sono caratteristiche dei suoi precedenti riprovevoli commenti e azioni, durante il suo mandato di relatore speciale . I suoi punti di vista e comportamenti, sia ufficiali che non ufficiali, sono offensivi e provocatori e non fanno nulla per promuovere la pace in Medio Oriente o favorire la tutela e la promozione dei diritti umani. Ancora una volta chiediamo le sue dimissioni “.


Susan Rice

Persino Susan Rice, ex ambasciatrice USA all’ONU, ha rincarato la dose :

Sono inorridita da quanto scritto recentemente sul blog personale di Richard Falk, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla "situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967".

“In un post del blog, datato 11 gennaio 2011, Mr. Falk approva le calunnie dei teorici del complotto che sostengono che gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, sono stati perpetrati e poi coperti dal governo degli Stati Uniti e dai media.

“I commenti di Mr. Falk sono profondamente offensivi e spregevoli, e li condanno con la massima fermezza. Ho inviato una forte protesta alle Nazioni Unite a nome degli Stati Uniti. In passato gli Stati Uniti sono stati critici sull'approccio unilaterale e politicizzato di Mr. Falk al suo lavoro per l'ONU, compresa la sua incapacità di condannare deliberate violazioni dei diritti umani da parte di Hamas, ma questi commenti sul blog sono in una categoria completamente diversa.

“A mio avviso, l'ultimo commento di Mr. Falk è così nocivo che  dovrebbe essere definitivamente chiaro a tutti che egli non deve più continuare nella sua posizione a nome delle Nazioni Unite. Vorrei far notare che i diplomatici degli Stati Uniti e di molti altri paesi hanno sfilato in segno di protesta nel settembre 2010, quando il Presidente iraniano Ahmadinejad ha fatto le stesse calunniose osservazioni davanti all'Assemblea generale dell'ONU.” 

E’ giusto ribadire che per anni Falk ha  ammorbato il mondo con i suoi  deliri antiisraeliani senza provocare reazioni da parte degli organi preposti. Nel 2012 Israele abbandono’ per protesta  il forum dell’ONU di Ginevra accusandolo di  usare due pesi e due misure nei confronti di Israele e dei palestinesi ma la cosa non suscito’ scandalo, anzi, tutto passo’ sotto silenzio.

Adesso pare che gli USA, attaccati ormai ufficialmente dal professore,  si siano svegliati e abbiano realizzato che forse questo personaggio va  messo da parte per le sue idee razziste e antisemite, oltre che antiamericane e filoterroriste. Finalmente! Era ora!

Si sono svegliati e hanno chiesto le sue dimissioni.

Sembra impossibile ma e’ vero, finche’ era solo Israele a protestare per l’odio delirante di Falk erano sordi, adesso sono tutti in fibrillazione.

La risposta di Richard Falk alla richiesta di dimissioni  e’ stata: “manco per niente! Non mi dimetto” per poi aggiungere la frase che ogni antisemita che si rispetti deve pronunciare “la giusta  critica a Israele non e’ antisemitismo”.

Peccato che la sua “giusta critica” sia solo odio puro , peccato che abbia avuto la faccia di bronzo  e l’anima nera da arrivare a definire hamas “un alternativa pacifica....”.

Si e’ svegliato, su sollecito americano,  anche Ban Ki Moon per condannare i commenti del Falk sull’attentato di Boston e la risposta del professore emerito al segretario dell’ONU e’ stata:” era solo un pensiero tra me e me stesso!”

Anche vigliacco quindi come tutti i razzisti, incapace di assumersi le proprie responsabilita’ di persona pubblica, capace solo di abbaiare menzogne contro l’odiato Israele.

Poi ha proseguito: “  Siete tutti schiavi di Tel Aviv (ovvio che per uno come lui Gerusalemme non sia la capitale di Israele ma dei palestinesi) e dei sionisti”.

Ragionando un po’ sull’essenza dell’odio di tanti contro Israele si arriva sempre alla stessa conclusione, e’ una malattia vera e propria.

Facciamo una breve, neanche tanto, analisi:

Israele e’ talmente democratica con i propri nemici da essere sconcertante:

Gli arabi, palestinesi e altri, frequentano regolarmente le universita’ israeliane.

Gli arabi, palestinesi e altri, vengono regolarmente curati negli ospedali israeliani.

Gli arabi, palestinesi e altri, possono passeggiare tranquillamente per le strade di Israele, andare nei negozi, nei supermercati, in piscina, dovunque sia territorio israeliano.

Le scuole israeliane non insegnano a odiare gli arabi , palestinesi e altri.

Nella zona C dei territori contesi gli arabi palestinesi possono entrare.

Nella zona A dei territori contesi, sotto controllo ANP, non possonoi entrare gli ebrei, non solo gli isreaeliani, nemmeno gli ebrei di altri paesi, linciaggio immediato.

Se un israeliano o un ebreo sconfina nei territori rischia la vita,  molti sono stati ammazzati seduta stante per averlo fatto.

Se, per assurdo, un ebreo entrasse in un universita’ palestinese morirebbe all’istrante, ammazzato.

Abu Mazen dichiara ogni secondo giorno che nessun ebreo sara’ mai ammesso in un futuro stato palestinese.

Recentemente, scrive Stefano Magni  sull’Opinione del 12 giugno, sei aziende torinesi accompagnate dal sindaco di Torino, Fassino, si sono recate in Israele e territori contesi :” Della missione faceva parte anche la Comunità Ebraica di Torino, rappresentata dal suo vicepresidente Emanuel Segre Amar. Ebbene, non ha potuto mettere piede nei Territori contesi, dunque non ha potuto prender parte all'incontro con Mahmoud Abbas (Abu Mazen) a Ramallah...”. 

E’ evidente o no  chi e’ una nazione democratica  e chi declina solo odio, discriminazione, totale chiusura a supposti discorsi su suppostissimi colloqui di pace?

Eppure, amici miei, agli occhi di buona parte del mondo, Israele che fa studiare palestinesi con ebrei  nelle universita’, Israele che cura palestinesi con ebrei negli ospedali, Israele che sopporta i missili dei terroristi di Gaza (vi invito a leggere gli articoli dei partecipanti al viaggio di informazionecorretta nei territori contesi o, come dico io che , secondo alcuni sono una fascistona, nei territori occupati dai palestinesi), Israele, culla di una democrazia che nessun paese al mondo riuscirebbe a mantenere intatta dopo un secolo di terrorismo e di guerre , viene definita da un Richard Falk e da  miriadi di altri odiatori “stato di apartheid”.

Spero che Falk, professore emerito e Disonorevole, sia prima o poi obbligato ad andarsene,  lui insieme ai i suoi rapporti fasulli pieni di menzogne, di odio e di esaltazione del terrorismo.

L’odio non paga, non puo’ pagare.

Concludo con una cosa che non c’entra niente ma che mi e’ stata suggerita da amici su Facebook. Vorremmo fare un invito ai pacifisti europei e italiani in particolare: perche’ noin allestite un po’ di barche per la pace da mandare in Turchia?

Lo avevo gia’ suggerito per la Siria ma la mia richiesta e’ caduta nel vuoto piu’ profondo.

I pacifisti sono sordi ma, si sa, sono molto attenti quando si tratta di un certo Paese,  e vedrete che , se Israele dovesse nuovamente difendersi dai missili gazesi con un’operazione di guerra, saranno subito pronti a salpare....magari da Napoli.... per protestare contro di noi, sempre e solo contro di noi,  sionisti maledetti, maledetti ebrei.


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT