Ecco un modo intelligente e documentato per agire concretamente contro chi diffama e delegittima Israele. Consigliamo i nostri lettori di agire nello stesso modo, nel caso fossero finanziatori di qualche Ong del genere "Medici senza Frontiere".
IC redazione
Vi allego il testo della mail inviata a "Medici Senza Frontiere" con la quale abbiamo cessato la contribuzione in favore di quell'Associazione a seguito delle sempre piu' frequenti posizioni pregiudizialmente antisraeliane da questa assunte.
cordiali saluti
Luigi Brandi, Firenze
Da qualche anno siamo (modesti) contributori di Medici Senza Frontiere.
Vi abbiamo scelto perchè, nel panorama delle associazioni umanitarie, la vostra ci sembrava la più "neutrale", lontana dalle posizioni antioccidentali e acriticamente terzomondiste di molte oo.nn.gg.
Evidentemente ci siamo sbagliati.
Negli ultimi tempi, specialmente in riferimento al teatro israelo-palestinese, abbiamo riscontrato sempre più spesso prese di posizione pregiudizialmente antisraeliane. In particolare, il rapporto di Maria Cristobal, vostra autorevole esponente, ampiamente pubblicizzato sul vostro giornale, ha passato il segno e ci costringe, nostro malgrado, ad interrompere il seppur modesto sostegno nei vostri confronti.
Vorremmo aggiungere alcune considerazioni in merito al rapporto, per chiarire quali sono le posizioni che ci sono apparse più decisamente faziose.
Siamo stati piu' volte in Israele, ed anche nei territori contesi, ma la realta' che abbiamo visto non e' quella descritta dalla Cristobal e il giudizio che ne diamo e' molto diverso.
Certo, è una realta' difficile, una realtà di guerra, con tutte le implicazioni e le conseguenze del caso, ma è un fatto che gli strumenti vessatori descritti dalla dott.ssa Cristobal e cioè i "controlli frequenti", i check points, il "muro" (piu' spesso una semplice rete metallica controllata elettronicamente), o le pressanti operazioni di polizia, hanno drasticamente ridotto le operazioni suicide!
Siamo tutti convinti che solo la pace negoziata ed accettata dalle parti in conflitto potra' risolvere i problemi, mentre non siamo affatto d'accordo con la rappresentazione, che emerge chiaramente dal rapporto, di Israele come Stato aggressore ed oppressore.
Bisogna chiedersi: chi da 60 anni impedisce la pace in quei territori? Chi ha rifiutato le proposte di Barak che assegnavano ai palestinesi il 95 % dei territori contesi, ed anche buona parte di quella Grusalemme est della quale parla a sproposito la dott.ssa Cristobal ?
Cosa dovrebbero fare gli israeliani per difendersi e sopravvivere? Basta leggere lo statuto di Hamas ed i sacri testi dell'Olp che negano, a prescindere, ogni possibilita' di esistenza per Israele, e proclamano apertamente il proposito di annientare il popolo israeliano.
La guerra del '67 (della quale straparla la dott.ssa Cristobal) non e' stata un'aggressione ingiustificata, ma pura e semplice legittima difesa (basta leggere le truculente dichiarazioni dei capataz arabi di quegli anni che minacciavano un nuovo genocidio degli ebrei).
Non pretendiamo dalla Organizzazione alla quale abbiamo aderito una scelta di campo convinta come la nostra (non siamo ebrei, ma apprezziamo Israele e le sue istituzioni democratiche, le uniche in quell'area!) ma non possiamo neppure accettare una così netta scelta del campo contrario, con chiare prese di posizione pregiudizialmente antisraeliane.
Non riscontriamo più quella neutralita' che avevamo molto apprezzato, pertanto, ci indirizzeremo verso altre realta', meno condizionate da pregiudizi ed unicamente votate alla salvaguardia della vita umana.
Luigi Brandi e Manuela Morbidi, Firenze
p.s. per la dott.ssa Cristobal: la vera minaccia per la salute mentale dei piccoli palestinesi e' rappresentata dall'odio verso ebrei ed israeliani instillato sistematicamente nelle loro teste da maestri e genitori. Ha mai letto i loro libri di testo? ha mai visto o sentito i loro programmi radio e tv? : provare per credere. Niente di seppur lontanamente paragonabile abbiamo visto in Israele.