Su segnalazione di Uri B. e Iki.ro.
Due notizie, la prima riguarda una mostra che esalta il terrorismo palestinese nella Galleria Nazionale Jeu de Paume di Parigi.
La seconda, sul consigliere comunale comunista di Lugano che ha protestato perché il sindaco della stessa città ha partecipato alle celebrazioni del 65°anniversario dello Stato ebraico.
Non credevamo che esistessero ancora degli autentici comunisti, specie in Svizzera; ci sbagliavamo. Ci sono, e, ovviamente, protestano contro la 'teocrazia' israeliana. Non sia mai protestare contro le discriminazioni nei Paesi islamici. Israele è l'unico vero bersaglio da colpire.
Ecco i pezzi:
FOCUS on ISRAEL - PARIGI 8 Giugno 2013 – Continuano in Francia le dimostrazioni a favore del terrorismo palestinese: dopo i fatti di Bezons e del quartiere Saint-Denis di Parigi dei mesi scorsi (e senza dimenticare il terribile attentato contro la scuola ebraica di Tolosa del 19 Marzo 2012), questa volta è il turno del museo d’arte moderna e contemporanea Jeu de Paume di Parigi, dove è stata allestita una mostra fotografica ad opera di Ahlam Shibli intitolata “Morte” che espone 68 fotografie di terroristi suicidi palestinesi, indicati dal sito web del museo come “coloro che hanno sacrificato la propria vita lottando contro l’occupazione”. Per la cronaca il museo riceve sostanziosi finanziamenti dal governo.
Secondo il CRIF, l’associazione delle comunità ebraiche francesi, le foto commemorano appartenenti “alle Brigate dei Martiri di al-Aqsa ‘, alle Brigate Izz ad-Din al-Qassam [di Hamas] e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. “Tutti e tre sono designati dall’Unione Europea come gruppi terroristici”. Spicca tra le altre la foto di Osama Buckar, membro del FPLP, che il 19 maggio 2002 si fece esplodere nel mercato di Natanya uccidendo tre persone e ferendone cinquantanove. La didascalia della sua fotografia riporta che egli “ha compiuto il suo dovere di martire a Natanya”.
”Queste immagini – spiegano i curatori della mostra, Carles Guerra, Marta Gili, Joao Fernandes e Isabel Sousa Braga – sono ancorate nell’attualita’ e non nell’urgenza di dare una testimonianza. E’ la necessita’ di reinventare una distanza critica attraverso la trasformazione profonda dello sguardo soggettivo”.
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Il consigliere comunista Edoardo Cappelletti
LUGANO - La recente partecipazione del sindaco di Lugano, Marco Borradori, al 65° anniversario della nascita dello Stato di Israele non è piaciuta ai comunisti. Soprattutto a Edoardo Cappelletti, consigliere comunale comunista, che sul caso ha presentato un'interpellanza. Lo Stato di Israele, scrive Cappelletti, "è una nazione teocratica, che da oltre mezzo secolo perpetra il suo regime guerrafondaio e razzista ai danni del popolo palestinese. Calpestando e minacciando sistematicamente le norme internazionali, nonché la sovranità nazionale delle regioni limitrofe, Israele rappresenta il baluardo di quella tradizione coloniale che, gà scalzata grazie alla lotta dei popoli oppressi, si ripropone oggi con l’apartheid sionista nei Territori occupati. Ben oltre 50 sono infatti le risoluzioni ONU, tese a ripristinare i diritti civili degli abitanti palestinesi, che Israele si fregia di aver violato: inosservanza della Convenzione Internazionale sui Diritti Umani; adozione di misure coercitive degradanti e ingiustificate; deportazioni arbitrarie, sono solo alcune delle azioni aspramente condannate dalla Comunità internazionale".