La gente come noi non ha paura Shani Boianjiu
trad. Fabio Pedone
Rizzoll euro 18
Avishag, Yael e Lea sono tre ragazze di un minuscolo villaggio nel Nord di Israele. Un luogo remoto, dove si rimane più a lungo bambini, ma anche per le tre amiche arrivano i 18 anni, il momento di andare militare, e se lo choc dell'esercito sulla fanciullezza è argomento conosciuto alla letteratura, appare inedito nel mondo delle piccole donne, e in un paese sempre in guerra e pericolo. Shani Boianjiu, un'israeliana di 27 anni a] suo esordio (in inglese), ci racconta, spesso con felice ironia, i singoli percorsi delle tre, tra guardie di frontiera, posti di blocco, pesanti addestramenti, prime solitudini, scherzi, sesso un po' spiccio tra le dune, ore e ore di noia, altre di paura, sconcerto di fronte al "nemico", si tratti di un palestinese che accoltella un commilitone o un gruppo di ragazzini arabi che chiede la complicità dei soldati per finire sui giornali, l'indifferenza dei capi. La guerra rimane lontana, ma i suoi echi si fanno sentire, rabbuiando man mano lo scenario, rabbuiando alla fine tutto, troppo, fino a trasformare le protagoniste quasi in disadattate: come nel penultimo catastrofistico e futuristico capitolo che sciupa con una violenza gratuita e inverosimile questo interessante romanzo di formazione.
Susanna Nirenstein
La Repubblica