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Ugo Volli e i $ americani ai palestinesi 03/06/2013

Clicca sul link seguente per leggere l'articolo: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=49386

E' incredibile che l'amministrazione americana non si renda conto che con stanziamenti del genere si finisce per finanziare indirettamente le immense risorse del terrorismo islamico.

Che senso abbia fare i memorial-day sulle ceneri delle due torri, quando d'altra parte si rifinanzia la fonte di queste imprese, è questione che impegna il senso morale di tutti, più che il senso logico.

Valgono le stesse considerazioni che abbiamo fatto varie volte sul finanziamento istituzionale dell'Italia alla comunità palestinese.

Il problema è che in questo modo il terrorismo come politica estera di una comunità viene incoraggiato perché la finanza corrispettiva e premiale in questo senso incoraggia e non inibisce la devoluzione in senso terroristico delle risorse finanziarie di una comunità.

Dire oggi che i mezzi finanziari per la fabbricazione dell'armamento terroristico contro Israele si presentano come di fonte occidentale (investimenti americani, aiuti Cee, fondi nazionali italiani ecc.) significa fare una analisi economica oggettiva e di rigore matematico, non della controinformazione.

I missili di Putin ad Assad sono stato pagati perchè l'affarismo capitalistico attuale di Mosca non regala niente; da dove vengono questi fondi di finanziamento militare all'alleato siriano della causa palestinese?

Il Suo articolo, caro professore, è come sempre convincente e chiaro anche se induce il solito interrogativo dei giusti: che senso ha avuto cercare ad ogni costo la pace con questa controparte, se si constata oggi che il suo impegno militare ad armarsi per continuare la guerra è sempre più munito e potente?

V.B.

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Kerry ed Obama vogliono sempre fare bella figura con gli arabi, che considerano dei grandi amici (vedi il discorso di Barak Huseyn al Cairo). Ma lo spirito dell'America è un altro: i veri americani non hanno dimenticato l'11 settembre, e sanno bene che Israele è l'avanguardia democratica dell'Occidente in terra ostile. Essi stanno sempre con Israele (lo testimoniano forse più i cristiani americani, oggi, che non gli ebrei!). I leftists democratici e gli utili idioti filoislamici occidentali stanno comunque dall'altra parte, e oggi sono sostenuti dall'elettorato cieco di Obama (ex marxista uscito dalle moschee dell'Indonesia!). Essi danno credito (o fingono di farlo) ai piagnistei dei parassiti palestinesi, che vogliono soldi per il Jihad, mandano i loro figli a farsi ammazzare come mosche, eliminano fisicamente gli oppositori... Niente richiama le antiche tradizioni bibliche come la Palestina odierna. Sodoma e Gomorra non sarebbero state distrutte, se vi fossero stati tanti giusti tra quelle mura!

Tassilo Delf

Ugo Volli è in Israele con il viaggio di Informazione Corretta, un suo artiicolo è già uscito, il secondo uscirà domani.
In quanto all'America non crediamo che il pericolo stia in un risorgente marxismo di Obama, quanto in una sbagliata valutazione del pericolo islamico.
In quanto alla Bibbia, è meglio guardarsi dalle citazioni affrettate e  dai richiami all'Onnipotente. Le democrazie occidentali hanno il compito di difendere i propri valori partendo da una analisi laica della realtà, così si combatte il terrorismo.
IC redazione


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