IC7 - Il commento di Claudia De Benedetti Dal 26/05/2013 al 01/06/2013
Testata: Informazione Corretta Data: 03 giugno 2013 Pagina: 1 Autore: Claudia De Benedetti Titolo: «Il commento di Claudia De Benedetti»
Il commento di Claudia De Benedetti
Claudia De Benedetti, Presidente Sochnut Italia - Agenzia Ebraica per Israele
Ripercorro i fatti salienti della settimana appena conclusa da Tel Aviv dove mi trovo per partecipare a un nutrito programma di eventi realizzati dall’Ambasciata d’Italia in Israele in concomitanza con le celebrazioni del 67° Anniversario della Repubblica Italiana. L’Ambasciatore Francesco Talò, insediatosi in Israele lo scorso autunno, ha proposto quest’anno a Torino e alle sue eccellenze una vetrina speciale che avrà come fiore all’occhiello la giornata di studio del 3 giugno intitolata: “Dare to know. Start up! Sapere Aude Incipe.Italy meets Israel. Sky is not the limit. Celebrating Italian and Israel scientific and technological relations. A tribute to Nobel laureate Rita Levi Montalcini. A Lugano il 26 maggio l’Associazione Svizzera Israele Sezione Ticino, Presieduta da Adrian Weiss, ha dimostrato grande vivacità e straordinaria capacità di comunicare correttamente durante l’Israel Day, giunto alla terza edizione. Davanti ad un pubblico numerosissimo il Presidente del Consiglio di Stato del Ticino Paolo Beltraminelli e il Sindaco di Lugano Marco Borradori sono intervenuti, tra gli altri, dimostrando una profonda competenza e un non comune legame con lo Stato d’Israele. In Senato è stato ripresentato il disegno di legge volto a punire le nuove forme di negazionismo della Shoah e i crimini contro l’umanità. Già nella scorsa legislatura l’Italia aveva effettuato passi decisivi in sede legislativa, ora è il momento di portare a compimento un percorso che porti alla “Modifica dell’articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, in materia di contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6,7 e 8 dello Statuto della Corte penale internazionale.” Oltre cento senatori hanno sostenuto la necessità per l’Italia di dotarsi di una legge per arginare chiunque, in particolare sul web, ponga in essere attività di apologia, negazione, minimizzazione dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra. Sempre in materia di lotta all’antisemitismo il primo impegno assunto da Roger Cuckierman, eletto presidente del CRIF, Ente rappresentativo degli Ebrei di Francia, mercoledì nel suo primo discorso programmatico è stato l’avvio di un progetto strategico di lotta implacabile e determinata contro il razzismo e la xenofobia che stanno conoscendo in Francia una crescita esponenziale. Concludo con una pensiero speciale alla neocentenaria Adrienne Rosenthal Tichauer. La sua è delle poche storie liete della Shoah e per questo merita di essere narrata. Nata a Budapest il 28 maggio 1913 ha vissuto a Vienna l’infanzia e l’adolescenza, membro della gloriosa squadra di nuoto dell’Hakoach, emigrata a Bruxelles nel ‘38, intrappolata dall’invasione tedesca nel maggio ‘40, ha conosciuto e sposato Willy nel ’41, quando entrambi erano deportati nel Camp de Grus nella Francia di Vicky. Nel ‘42 Willy scappò dai lavori forzati e andò in Spagna, Adrienne e la figlioletta furono liberate nel ‘44 a Limonges. La famiglia si riunì nella Palestina mandataria nel 47, dopo aver combattuto la prima guerra d'indipendenza dello Stato d'Israele i Tichauer si trasferirono in Germania. A Francoforte Willy ha guidato per oltre trent’anni la Comunità, Adrienne ha gestito il centro ricreativo e lavorato con i movimenti giovanili; Mordechai, il loro secondogenito, è oggi presidente della Confederazione Europea Maccabi. Auguri Adrienne che tu possa raggiungere il traguardo del 120 anni di Mosé.