A tutti i detrattori e odiatori di Israele che ci accusano di apartheid e si mangiano il fegato perche' la settimana entrante inizia qui il campionato europeo di calcio under 21. Ebbene, tra i 22 convocati della nazionale giovanile israeliana militano 5 nostri "cugini": Marwan Kabha (Maccabi Petah Tikva), Muhammad Kalibat (Bnei Sahknin), Muanes Dabbur (Maccabi Tel Aviv), Taleb Tawatha (Maccabi Haifa) e Ahed Azam (Hapoel Haifa). Per uno stato che pratica l'apartheid...mi sembra una proporzione non indifferente. L'apartheid bello e buono e anche di chiara matrice antiebraica, direi che lo praticano i paesi che si affacciano sul mare Mediterraneo che non hanno mai accettato Israele come paese partecipante ai Giochi che si svolgono ogni quattro anni. E che dire di Abu Mazen che in un'intervista recente ha ribadito che in un futuro stato palestinese non ci sara' posto per nessun ebreo. Quello non e' apartheid, vero? Nooooo Ma guarda un po' tu da che pulpito predicano tutti 'sti fetentoni!
Davide Levi, Israele
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Qualcuno di lor signori è andato in Israele a constatare de visu l’apartheid che vige là?
Be’ io si. E non ho visto né sentito nessun tipo di discriminazione da parte israeliana. Semmai da parte di qualche arabo-israeliano verso i propri concittadini ebrei. E dire che sono pure democraticamente rappresentati al parlamento e non si privano di sputare veleno quando possono.
Naturalmente quando si tratta di boicottare Israele, olé, olé! tutti insieme appassionatamente! Complimenti per l’obiettività.
Jocelyne Mosseri, Roma
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E' squallido e disdicevole quello che un alto prelato strombazza contro un fantomatico apartheid israeliano, forse non sa che nelle squadre israeliane ci sono calciatori arabo palestinesi, forse lui premio nobel , a questo punto posso dire dell'odio, verso Israele , non vi si è mai recato toccare con mano la realtà israeliana potrebbe fargli cambiare idea , e comunque chi meglio di una competizione sportiva potrebbe potrebbe produrre effetti positivi per una convivenza pacifica.
Cordiali saluti
Gabriella La Marca