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Per quanto riguarda la rivista Eurasia ne avevo trasmesso tempo fa un articolo campione. E' pubblicata dall'editore indicato Claudio Mutti "Il veltro" ed ha come tema unico la speranza di vedere Israele soccombere e sparire dalla faccia della terra. Il noto filologo è editore di pubblicazioni antisioniste e divulgative delle teoria di Codreanu, le croci frecciate rumene che nella seconda guerra furono l'avamposto nazista nei balcani.
Sono stati oggetto di indagine giudiziaria i suoi rapporti con Franco Freda e la sua attività di organizzazione politica a Parma e della relativa sede del movimento locale di Ordine Nuovo. Il giudice Carlo Palermo, magistrato prima a Trento e poi a Trapani e qui vittima di un pauroso attentato di mafia al quale scampò per miracolo e che ha scritto molto sul terrorismo neofascista, esamina in una sua opera "Il quarto livello" la personalità e la vicenda giudiziaria del noto filologo parmigiano, che su internet gli ha anche risposto avviando una polemica assai interessante, soprattutto per esperti di terrorismo e neofascismo.
Il professore insegna in un liceo cittadino, spesso circola in città con il caffetano islamico, ha pubblicato libri sul "giullare di Allah" Mohammar Gheddafi ai tempi in cui il "giullare" era ancora in sella, venne giudicato e assolto nel 1969 dalla Pretura di Parma per un attentato alla sede di piazzale Cervi della comunità ebraica ed è stato assistente universitario a Bologna in filologia ariana ungro finnica.
E' talmente orgoglioso di essere il vate italiano dell'antisionismo, da rivendicarne sistematicamente nelle sue innumerevoli pubblicazioni la priorità anche intellettuale. Non si meravigli il lettore della sua convocazione a Parigi a seminari come quello indicato, anzitutto perchè ha una tale padronanza linguistica che potrebbe fare seminari anche in Corea del Nord senza interprete ed in secondo luogo perché la destra francese è forte, arianeggiante e di un profondo conoscitore - come il professore - di Celine e delle sue "bagattelle per un massacro" è ammiratrice per le stesse ragioni per le quali ammira Faurisson.
Vitaliano Bacchi.