L'articolo è chiaro e non concede nulla al "politicamente corretto" in tema di immigrazione. Però mi è parso incompleto nella parte in cui dopo essersi riferito alle prassi adottate da Israele e dall'Australia per bloccare l'immigrazione clandestina tramite imbarcazioni dal mare non precisa quali misure in concreto siano adottate. Inoltre è noto come in Israele il fenomeno dell'immigrazione proveniente magari dal Sinai o dai Territori sia ben presente anche se nell'articolo non vi si accenna affatto. Per il resto credo non si possa non essere d'accordo anche se puòessere spiacevole prendere atto che la strage a colpi di piccone appartiene alla cultura africana anche se in circostanze speciali.
Grazie per l'attenzione.
Giovanni Battista Vargiu.
L'articolo di Vitaliano Bacchi al quale si riferisce, non voleva -nè doveva- essere un trattato sull'immigrazione, ma richiamare l'attenzione si coem si devono difendere le coste. In quale modo, era molto chiaro.
IC redazione
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L'opinione espressa da Vitaliano Bacchi sulla presenza di soggetti come Kabobo in Italia, mi trova d'accordo. Criticabile per altre posizioni (a mio avvisso male) espresse, nel caso di specie fa un ragionamento difficilmente eccepibile. In nome della pietà umana, dell'accoglienza e della tolleranza, non possiamo aggravare una situazione di malessere generale e di rischio per la pubblica incolumità di cui l'Italia incontestabilmente già soffre. Una snistra cialtrona, salottiera e farneticante scambia o finge di scambiare la giusta repulsione per soggetti criminali che entrano nel nostro Paese come una manifestazione egostica, xenofoba o addirittura razzista. Non è una questione ideologica, ma di mero ordine pubblico e di salvaguardia fisica dei cittadini non soltanto sotto il profilo della sicurezza, ma anche sotto quello della salute pubblica. In Italia (ma mi risulta anche altrove in Europa) sono da poco ricomparse malattie prima debellate quali la tubercolosi e la scabbia e sono comparsi pure non pochi casi di lebbra, malattia da lungo tempo ignorata del nostro Paese. Tutto questo accade perché non c'è un filtro sufficientemente severo nei cosiddetti centri di accoglienza. L'arrivo di persone senza documenti equivale ad un vero e proprio fenomeno di introduzione clandestina e come tale configura una fattispecie di reato che da noi è disinvoltamente ignorata. Le maglie della nostra legislazione sono molto larghe, per questo preferiscono scegliere l'Italia per entrare in Europa. Chi cerca lavoro perché non viene con regolare passaporto e non chiede il visto di ingresso? Chi controlla se coloro che chiedono asilo sono effettivamente perseguitati politici? Chi verifica se coloro che aspirano a rifarsi una vita da noi non sono già pregiudicati nel loro Paese d'origine? Ci si è mai chiesti perché Spagna e Malta (che pure sono più vicine all'Africa) non sono meta di sbarchi clandestini? Sono domande legittime destinate a rimanere senza risposta a causa dell'intento della sinistra italiana di favorire quanto più possibile gli ingressi nella speranza di arruolare gli entranti nelle loro fila con il miraggio dell'ottenimento di una cittadinanza facilitata. A me è capitato di vedere un giovane nero (è lecito dire così o dovrei dire "diversamente bianco" altrimento vengo bollato come razzista?) entrare in un panificio a chiedere l'elemosina. Un altro cliente di colore, che attendeva il suo turno per fare acquisti, gli chiese perché non lavorasse. La risposta fu ovvia: perché non era riuscito a trovare un'occupazione. L'altro gli replicò: "aspettami fuori che te lo dò io il lavoro". Quando uscimmo, il giovane mendicante era sparito. Mi disse: "Io sono divenuto un piccolo imprenditore, ma molti non vengono in Italia in cerca di lavoro e così finiscono per diventare degli sbandati e facili prede della malavita". Svegliamoci, prima che sia troppo tardi: accogliamo chi viene con rette intenzioni o è effettivamente un perseguitato nel suo Paese, ma respingiamo chi vuole entrare con l'inganno.
Madelma
Ci pare che lei non solo condivida, ma superi nelle conclusioni le argomentazioni di Vitaliano Bacchi. Fare affermazioni simili è oggi politicamente scorrettissimo, ma chi ragiona con il proprio cervello ha dovere di farlo.
IC redazione
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Coi Riccardi, le Boldrini, i radical chic alle vongole, la famosa legge Turco/Napolitano ecc ecc, scrivere come giusta soluzione Israele e Australia è utopia. L'immigrazione è un BUSINESS monstre in questo paese, cari amici. Se avessi occasione di incontrarvi o un vostro recapito postale vi spedirei un bel pò di materiale raccolto lo scorso anno (una incredibile inchiesta in più puntate da Libero ad opera di Gilberto Oneto- magari riuscite anche voi via internet). Un caro saluto e un grande grazie per il vostro preziosissimo lavoro!
Roberto Zanconi
Buonismo più assistenza uguale Business, non è una novità, anzi. Proprio per questo va demisticata.
IC redazione