Buon giorno,mi chiamo Simone Seoli,sono residente a Firenze e leggo spesso le notizie contenute nel vostro sito internet. Preciso che non sono di religione ebraica,sono cristiano,cattolico, non sono mai stato in Israele e che non sempre condivido le azioni del governo Israeliano. Mi accorgo e non ne trovo spiegazione logica che in quasi tutti gli ambienti frequentabili (pubblici e privati) appena si entra nel discorso degli "ebrei" (parola troppo spesso usata come accezione negativa) anche le persone apparentemente più logiche non riescono ad essere obbiettive. In questo contesto di discussione non comprendo come non ci si renda conto che la cosidetta "Terra Santa" sarebbe spazzata via ( e lo sarebbe stata da tempo) se non ci fosse lo stato di Israele,tanto vituperato. Infine e non credo di esagerare, sono convinto che parlare bene o difendere gli "ebrei" in ambito pubblico porterebbe alla gogna o a qualcosa di peggio chiunque,parlo di persone comuni come me,si azzardi in tal senso. A tal riguardo mi piacerebbe ricevere le vostre considerazioni.
Saluti, Simone Seoli
Abbiamo poco da aggiungere al quadro da lei così realisticamente illustrato. Una ragione in più per non stare a guardare, ma impegnarsi nella battaglia contro la delegittimazione di Israele, da cui discende il pericoloso aumento dell'antisemitismo nel mondo occidentale. IC Redazione