Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 13/05/2013, a pag. 15, l'articolo dal titolo " Quel letto sull'aereo e le spese di Netanyahu ". Dal GIORNALE, a pag. 16, l'articolo di Rolla Scolari dal titolo " Austerity pure in Israele. E la gente scende in piazza ".
Ecco i pezzi:
CORRIERE della SERA - " Quel letto sull'aereo e le spese di Netanyahu ",
ovvero quando dettagli pesano più di un attacco politico:
Bibi Netanyahu con la moglie Sara
GERUSALEMME — Valanga di critiche per le spese di Benjamin Netanyahu. In piena austerity, il premier israeliano ha chiesto che un letto matrimoniale per lui e la moglie venisse montato sull'aereo che il mese scorso lo ha portato ai funerali di Margaret Thatcher. Costo: 127 mila dollari, a cui se ne erano aggiunti altri 300 mila per il volo, durato 5 ore e mezzo. Già in febbraio la stampa aveva reso noto che ogni anno il governo spende quasi 3 mila dollari del budget in gelati per il premier. Sprechi che fanno scalpore, specialmente adesso che il neoministro delle Finanze, Yair Lapid, ha proposto un piano di tagli e aumenti delle tasse per ridurre il deficit dello Stato. Una politica economica che combina una riduzione delle spese militari (quasi 800 milioni di euro in meno) all'innalzamento dell'1,5% (1% per le aziende) di imposte e Iva. L'esercito teme che la sforbiciata multimilionaria possa compromettere l'efficienza delle sue forze, impegnate sul fronte siriano, nella lotta agli Hezbollah e in allarme per la minaccia nucleare di Teheran. A soffrire di più per il programma Lapid sarà però la classe media, che, delusa, ha già manifestato sabato scorso per le strade di Tel Aviv. A protestare erano in 10 mila. Il malcontento riguarda soprattutto gli elettori «traditi» di Lapid, che confidavano in un piano di austerità punitivo solo nei confronti dei più ricchi.
Il GIORNALE - Rolla Scolari : " Austerity pure in Israele. E la gente scende in piazza "
Rolla Scolari Yair Lapid
Sventolano bandiere della Grecia alla prima manifestazione in Israele contro quell'austerity che da mesi riempie le piazze europee.
«Basta, abbassate le tasse», è uno dei cori scanditi sabato seraal corteo che per ore ha bloccato il cuore di Tel Aviv. Quasi diecimila persone hanno marciato nelle piazze e i boulevard chic del centro, quelli dei caffè e dei locali notturni, gli stessi che nell'estate 2011 sono stati teatro delle proteste sociali contro il carovita.
La piazza protesta contro il piano di bilancio presentato la settimana scorsa e discusso oggi dal gabinetto del premier Benjamin Netanyahu. Le misure di austerity introdotte mirano a colmare un deficit di 850 milioni di euro, il 4,2% del Pil: il doppio rispetto alle aspettative degli economisti per l'anno. Il ministro delle Finanze Yair Lapid, ex giornalista televisivo e stella delle elezioni di gennaio, ha proposto tagli alla spesa pubblica da 538 milioni di euro: toccano educazione, sanità, welfare, trasporti e difesa. Il piano prevede anche aumenti delle tasse senza precedenti: la tassa sul reddito aumenta del'1,5% per chi guadagna più di mille euro al mese e l'Iva sale dal 17 al 18%. Fa discutere poi quella che sui giornali è stata definita la «tassa sull’oltretomba»: il governo ha dovuto smentire che dall’anno prossimo gli eredi dovranno pagare una quota annuale municipale per ogni tomba o loculo nei cimiteri (anche se, per esempio, si tratta di una tomba di famiglia vecchia di anni). Le nuove misure costeranno inmedia alle famiglie israeliane 640 euro all'anno, secondo i primi calcoli. È un colpo per la classe media israeliana, che da anni lamenta il costo troppo alto della vita nel Paese. Ed è più duro perché in arrivo da quel politico sostenuto alle elezioni anche dal movimento che nel 2011 fu il motore delle proteste sociali. Alcuni manifestanti indossano maschere di cartone con la faccia telegenica del ministro delle Finanze. Per molti di loro, Lapid ha tradito la sua base: «È diventato qualcuno attraverso questo movimento di protesta e ora ci sta fregando tutti», dice Karmit, 31 anni, studentessa di legge ma anche impiegata della compagnia aerea di bandiera El Al. «Le nuove misure mi toccano profondamente: pagherò troppo in tasse».
Il 62,5% della popolazione è contrario alle nuove misure e il 40,6% pensa che la propria situazione economica peggiorerà nei prossimi mesi, racconta un sondaggio pubblicato dal quotidiano Israel HaYom . La popolarità di Lapid intanto è in calo: il 53,9% degli israeliani dice di aver perso fiducia nell' eroe della classe media che aveva promesso in campagna elettorale di difendere la classe media. «Torna in tv», è scritto sul cartello di Adi Gotlib, manifestante e giovane attrice che si chiede perché l'ex giornalista Lapid non vada «a prendere i soldi dai tycoon e non da noi», come recita su Facebook lo slogan della protesta.
I leader dell'opposizione attaccano, ma il neo ministro non sembra farsi scalfire: ha definito il piano di bilancio «un male necessario» e critica i manifestanti che «protestano contro loro stessi»: «La classe media non può permettersi di lasciare che l'economia collassi », ha detto in tv.
In Israele, c'è chi pensa che la matricola della politica Lapid abbia sbagliato ad accettare un incarico così complicato come le Finanze in tempo di crisi. Dall'altra, c'è chi dice che le critiche fortifichino chi ambisce a diventare premier, spiega al Giornale Lilac Sigan, giornalista e per anni opinionista del Globes , giornale finanziario israeliano. Per l'avvenire politico di Lapid i prossimi mesi saranno cruciali: «Quello che non è chiaro- dice Sigan- è quale siano i progetti per il futuro. Questo piano è stato approvato in fretta. Ora servono riforme reali per risanare l'economia ».
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