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Libero Rassegna Stampa
10.05.2013 Egitto: con la shari'a addio turismo
cronaca di Enrica Ventura

Testata: Libero
Data: 10 maggio 2013
Pagina: 15
Autore: Enrica Ventura
Titolo: «Sul Mar Rosso apre l’hotel della sharia»

Riportiamo da LIBERO di oggi, 10/05/2013, a pag. 15, l'articolo di Enrica Ventura dal titolo " Sul Mar Rosso apre l’hotel della sharia ".


                                                            Sesso, sole, rock and roll, addio !

Alcolici banditi, spiagge e persino piani separati tra i sessi. Succede in Mar Rosso, meta vacanziera presa d’assalto dai turisti di tutto il mondo, in particolare quelli europei, dalla Gran Bretagna alla Russia, e soprattutto dagli italiani. Ma questo par essere il nuovo corso dell’Egitto guidato dal governo diMohamed Morsi, e però fortemente influenzato dai potenti Fratelli Musulmani, entrambi arrivati insieme al potere dopo la deposizione di Hosni Mubarak nel 2011. E tradendo le aspettative delle rivolte dello scorso anno. In realtà proprio i Fratelli Musulmani vanno presentandosi come islamici moderati, ma fin da subito non hanno certo nascosto l’intenzione di dare una sferzata moralistica proprio al settore del turismo, asse portante della malmessa economia egiziana, minacciando misure conformi alla legge coranica.
SHAKIRA AL BANDO
E pare davvero che il proposito stia ora diventando realtà. Sul Mar Rosso, proprio alla vigilia della stagione estiva, ha infatti aperto i battenti il primo albergo riservato a coloro che vivono secondo i dettami della sharia, la legge coranica. Si trova nella turisticissima località di Hurghada, si chiama 4Win Hotel. La notizia è stata ripresa con grande risalto, oltre che dai media egiziani, anche da quelli internazionali, dalla Bbcad Al Arabiya, fino ad Asianews, che spiega alcune delle misure adottate dalla osservante gestione: al bando le bevande alcoliche, attenta separazione dei sessi, ma anche bandite le fotografie di simboli della decadenza occidentale comeShakira ed Elvis Presley.Secondo il quotidiano britannico The Guardian, prosegue Asianews, nella televisione dell’albergo non sarebbero però stati ancora oscurati i canali pornografici a pagamento. Per ora Allah dovrà chiudere un occhio. Invece è stato subito preso un provvedimento per le donne, di cui si dichiara di voler tutelare a tutti i costi la privacy, ma che poi alla fine si trovano sempre relegate e nascoste al mondo: un intero piano dell’albergo è riservato a loro, così come alcuni spazi per nuotare, senza poter avere alcun contatto con i clienti uomini.
PISCINE SEPARATE
La notizia è di particolare interesse perché soltanto poche settimane fa il ministro del Turismo del Cairo, Hisham Zaazou, aveva assicurato che non ci sarebbero state misure restrittive nei confronti dei turisti e delle strutture preposte per la loro accoglienza. Invece provvedimenti sono stati presi, se non al livello governativo, in ambito privato, segno del dilagante conservatorismo della società egiziana. «L’hotel mi dà la possibilità di vivere il turismo nel mio Paese in un modo che non si contrappone alla mia credenza religiosa - si legge ancora sul sito di Asianews che riporta le parole di Abdel Rahman, ingegnere elettronico del Cairo e tra i primi clienti della struttura alberghiera- . È perfetto soprattutto per le donne, possono nuotare senza problemi ». Senza problemi, così dice. E, al di là del fatto che ognuno è libero di vivere come crede la propri fede religiosa, non c’è dubbio che il primo hotel “coranico” del Mar Rosso sia anche il segnale del sempre maggior spazio che gli islamisti stanno conquistando - anzi, stanno tornando ad avere - in Egitto, a quasi un anno dall’ele - zione a presidente di Mohamed Morsi. Testimonianza ne è il recentissimo rimpasto di governo, che ha visto assegnare proprio alla Fratellanza dicasteri fondamentali per il controllo del Paese. Sono nove i ministri che sono cambiati nel governo presieduto dal premier Hisham Qandil, secondo rimpasto dalla sua nascita nel 2012. Due dicasteri pesanti - Investimenti e Pianificazione - sono andati a esponenti dei Fratelli Musulmani. Nuovi titolari, stavolta tecnici non così religiosamente etichettabili, pure a Giustizia, Finanze, Energia, Antichità, Agricoltura, Cultura e Rapporti col Parlamento. Delusa l’opposi - zione laica, che invece aveva chiesto la nascita di un governo di unità nazionale.
TURISMO IN CRISI
E se i Fratelli musulmani controllano le casse dello Stato, ora l’incognita è vedere che impatto avrà questo turismo “islamico” in un Paese preso d’assalto dagli occidentali. Il settore è sempre stato uno dei pilastri dell’economia, assicurando l’11,3 per cento del Pil e dandolavoro a circa tre milioni di persone. Deposto il laico Mubarak due anni fa, e con il conseguente clima d’instabilità sociale e politica, si è registrato un drammatico crollo delle presenze straniere, che sono diminuite dell’af - fluenza annua da 15 a 10 milioni di visitatori.

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