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Informazione Corretta Rassegna Stampa
08.05.2013 La storia americana raccontata da Oliver Stone. Purtroppo non è uno scherzo
commento di Vitaliano Bacchi

Testata: Informazione Corretta
Data: 08 maggio 2013
Pagina: 1
Autore: Vitaliano Bacchi
Titolo: «»

" La storia americana raccontata da Oliver Stone. Purtroppo non è uno scherzo "
commento di Vitaliano Bacchi


Vitaliano Bacchi     Oliver Stone

Un'altra sconcertante iniziativa editoriale della Mondadori, editore del settimanale Panorama.
La storia degli Stati Uniti d'America offerta in allegato alla rivista settimanale con quattro DVD di immagini girate dal regista Oliver Stone, quello che accusa abitualmente l'America di tutti i mali economici del pianeta e che ha divulgato la nota immagine-shock della piazzetta di Wall Street circondata da un cordone di polizia, commentandola come “la scena del crimine”.

Divulgare la storia americana raccontata con le immagini di Stone è come divulgare la storia di Israele scritta da Ilan Pappe.
L'effetto è stato lo stesso dei comizi di Beppe Grillo e delle sue battute (“arrendetevi siete circondati”) fortunate presso il pubblico che ne ride di bocca avendone paralizzata l'intelligenza, perchè se si ride con Grillo in politica vuol dire che il senso del comico è andato perduto.

Se ci domandiamo tuttavia quale sia la ragione del successo mediatico dell'antiamericano Stone, la risposta è duplice: una la diamo noi di I.C. in quanto operanti nel disinquinamento dell'informazione e quindi esperti nel valutare un odio del genere come il frutto anzitutto di sua una irrimediabile incompetenza nella materia in cui abitualmente accusa gli Stati Uniti e cioè la finanza e l'economia; l'altra la mutuiamo dal poeta dialettale milanese Carlo Porta, sempre sarcastico verso i falsi moralisti alla Stone e gli spocchiosi populisti che li esaltano, poeta del “verzee”, che bolla questi puritani in casa d'altri con la proverbiale arguzia: “par questi chi, ie spurc sol i sold di siur”.

L'incompetenza economica radicale di Stone gli ha impedito quindi di capire cosa effettivamente è accaduto nella bolla speculativa di Wall Street e questo gli ha i consentito di dare la colpa, come sempre, al modello della democrazia yankee; se fosse stato sufficientemente esperto di mercati finanziari avrebbe capito che il sistema esplose rivelando con ciò la natura psicologistica e non regolare dei suoi cicli, vale a dire che la dinamica dei mercati finanziari non è controllabile con strumenti solo economici, ma richiede un metacontrollo normativo esterno al sistema, prevalendo nel sistema l'aspettativa psicologistica rispetto quella razionale.

La bolla speculativa si poteva evitare con un intervento normativo del Congresso americano, non con i processi mediatici e giudiziari a Madoff e soci quando la bomba era già esplosa a causa di una ignoranza finanziaria paragonabile a quella di Stone e purtroppo ben allocata anche al Congresso americano.

Il 3 novembre 1929 il New York Herald Tribune pubblicò un articolo del grande economista Irving Fisher che in nove righe spiegò la causa psicologica e non monetaria  della grande depressione e del giovedì nero di Wall Street.

Qualche mese fa al grande albergo Molino Stucchi di Venezia, il governatore della banca di Israele Stanley Fisher spiegò ai vari scienziati europei della finanza accorsi a sentirlo che era riuscito a tenere indenne Israele dalla grande bolla speculativa e ad evitargli di perdere un solo dollaro, unico paese al mondo, semplicemente vietando i derivati per legge.

Un risultato che potè essere concepito con tale efficacia perchè si basava sulla considerazione del motore psicologico e non razionale dei mercati finanziari: il re è nudo, quindi e per evitare un evento occorre vietarne le condizioni e la legge è il modo normale di farlo, perchè lo psicologismo dei mercati finanziari cessa di fare danno se ne viene inibita la condizione di scatenamento e cioè la dinamica discrezionale di flusso.

Nei DVD del paffuto regista sul punto, quindi, troveremo la sapienza di Grillo e cioè la congiura finanziaria giudaica internazionale, le lobbies del grande capitale speculativo yankee, la longa manus di Israele sulla finanza mondiale e tutto il resto dell'abecedario che questo nemico dell'occidente ha già fatto vedere nei suoi lungometraggi che ridondano di odio antiamericano.

Ciò che certamente non troveremo è una sufficiente cognizione finanziaria tale da indurre il convincimento che la manovra legale di Stanley Fisher, se ha salvato Israele dalla bolla speculativa, la stessa semplice manovra solo normativa avrebbe salvato l'America dal disastro finanziario e potrà oggi salvare l'Italia dalla già evidente catastrofe dell'euro, perchè il baratto è già tornato.

Un risultato conseguibile imponendone l'uscita con una legge; Fisher ha spiegato a Venezia come si fa.
Vedremo chi, fra i nostri politici, sarà in grado di proporre in forma razionale e convincente all'elettorato italiano questa ennesima lectio magistralis della civiltà di Israele, antica e moderna, perchè l'idea che la Legge sia “sorgente di vita” e fonte di salvezza è stata presentata per la prima volta all'umanità da questa antica civiltà di giusti.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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