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Due popoli, e che differenza 05/05/2013

Per favore non parlatemi del sindaco di Napoli. Io sono meridionale: la vergogna che i miei corregionali abbiano eletto De Magistris, dopo aver eletto Rosa Russo Iervolino, altra strenua protettrice della spazzatura nelle strade e del terrorismo nel mondo, non conosce limiti.
Peraltro in uno stato liberale la politica estera spetta al governo. Il sindaco deve pensare alla spazzatura, ai giardini, eccetera. Solo l'ex sindaco di Londra, batte i sindaci di Napoli. Indipendentemente dal fatto che io sia filosionista, che a questo punto è irrilevante, io sono un cittadino di uno stato che ha subito il terrorismo palestinese.
Nella mia testa, ho un cervello semplice, discendo direttamente dalle scimmie, ci sono due pulsanti: amico, nemico.
Nessun israeliano mi ha mai torto un capello o minacciato e in più mi hanno anche mandato qualche aiuto per terremoti e inondazioni.
I palestinesi sono venuti sulla mia terra mentre ero in pace e l'hanno insanguinata.
Indipendentemente dalle nostre opinioni sul conflitto israeliano, i palestinesi sono nostri nemici. Potevo esserci anche io alla stazione di Bologna o a Fiumicino. Il lodo Moro che ha "svenduto" ai palestinesi il diritto di vivere dei cittadini italiani e non di origine ebraica (attentato di Roma, Achille Lauro), non è solo indecente e rivoltante dal punto di vista etico, è puro suicidio.
Uno stato che sovvenzioni i propri nemici e odi i propri amici, non è solo privo di etica, ma suicida. In quanto cittadino italiano chiedo che tutti la piantino di sovvenzionare e coccolare gentiluomini (e gentildonne) che non avrebbero alcuno scrupolo ad ammazzarmi.
Se giuro su quanto ho di più sacro al mondo che le sofferenze dell'eroico popolo palestinese non mi tengono sveglia la notte, visto che credo che se le siano cercate e che ne abbiano avuto anche meno di quelle che avrebbero avuto se non avessero di fronte uno stato etico come Israele, (insisto che se al posto degli israeliani ci fosse Putin o anche solo Churchill, i morti palestinesi non si conterebbero ad unità), posso essere esonerata dall'onore di continuare a mantenerlo?
Un popolo che si ostina a vivere in permanente guerra, si assuma la responsabilità dei propri guai oppure costruisca la pace. La guerra e il genocidio non sono diritti umani. Posso dare il mio appoggio al Tibet e ai copti in fuga dall'Egitto, che mai mi hanno minacciato e che, loro sì, sono vittime?

Silvana De Mari

Che splendida Lectio Magistralis, complimenti!
IC redazione
 


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