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6/5/02 LA CRISI MEDIORIENTALE, GLI EUROPRODI E L'ITALICA BONTA'
Riflessione di Barbara Mella
Un saggio proverbio tedesco dice: "Es ist noch kein Maister vom Himmel gefallen": nessun maestro è ancora caduto dal cielo. Ma nelle italiche lande può avvenire anche questo miracolo, ed ecco fra noi il nostro europrode, novello maestro piovuto dal cielo col dono della scienza infusa. Prodi, visibilmente, ignora del tutto ciò che accade in Israele, ma sa che Israele ha torto; ignora cause ed effetti, e tuttavia sa che chi la deve smettere è Israele; per quanto riguarda le ultime vicende, ignora che cosa, esattamente, Israele abbia rifiutato, e perché lo abbia rifiutato, e tuttavia sa che ciò è inaccettabile. Pontifica che "se l'esercito israeliano non ha nulla da nascondere non c'è alcun motivo per ritardare l'inizio dell'ispezione Onu a Jenin", nonostante i motivi Israele li abbia ben chiaramente spiegati. A noi, per inciso, viene invece da porci un'altra domanda: come mai Kofi Annan si è così strenuamente battuto per questa commissione nei giorni in cui pareva quasi certo che a Jenin ci fosse stato un massacro, e ha poi così rapidamente deciso di non farne niente quando è apparso chiaro che di massacro non vi era neanche l'ombra? Come mai ha evitato che un'autorevole commissione certificasse ufficialmente che il "macellaio di Sabra e Chatila" non aveva operato "un altro" massacro? Come mai non ha insistito, con la stessa tenacia, perché si andassero a certificare i crimini di guerra commessi dai palestinesi che hanno usato i bambini come scudi umani, che, secondo alcune fonti (palestinesi), hanno impedito a molti civili di abbandonare la zona, che hanno minato l'intera area causando la maggior parte delle distruzioni e la morte di numerosi civili, oltre che dei soldati israeliani? Forse temeva che qualcuno, giudicando superficialmente, potesse ritenere Durban solo un incidente di percorso? Forse voleva chiarire che quella è, invece, la fermissima linea polirica scelta dall'Onu?

E altre notizie ancora ci arrivano dalle italiche lande: dopo tutti gli inutili tentativi di sbloccare la situazione alla basilica della Natività, noi, deus ex machina, abbiamo trovato la soluzione perfetta: i terroristi ce li prendiamo in casa noi! Perché proprio noi? Ma è semplice: perché noi ci siamo abituati! Ce li hanno portati in casa Moro, Craxi, Andreotti; giusto poco tempo fa il nostro ineffabile ex presidente Cossiga ci ha rivelato di aver nascosto fior di terroristi e di averli riforniti di armi (vere) e documenti (falsi), che differenza può fare per noi qualche centinaio di terroristi in più o in meno? Da noi, certamente, si troveranno molto meglio che altrove, trovando così tanti fratelli, pronti a tenerli in esercizio per il momento in cui torneranno a casa ad ammazzare un altro po' di ebrei figli di scimmie e maiali, come insegnano i loro libri scolastici pagati coi nostri soldi (giusto per essere coerenti). Eh, sì, noi italiani siamo davvero degni della nostra fama: italiani brava gente!



di Barbara Mella


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