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Gli errori americani nel Magreb 29/04/2013

Vorrei aggiungere al bello scritto di Kedar, tre osservazioni. La prima riguarda una, non considerata, causa (fra le tante elencate) di quella "crisi": la progressiva perdita di coscienza, di autostima e di identità da parte dei paesi europei.
Gran parte delle illusioni e del rancore nutriti dal mondo arabo sono un portato se non il prodotto del pensiero "global", neo-pauperista, pacifista ed "antimperialista" che forze - universalismo cristiano e burocrazie umanitarie - hanno inoculato nel vuoto ideologico delle sinistre, in corrispondenza del crollo del comunismo.
La seconda osservazione riguarda la disattenzione europea e quindi la necessità di dedicare qualche maggiore sostegno allo sviluppo politico modernizzatore, filoccidentale e tollerante del Marocco.
La terza sta negli effetti delle crescenti "gaffe" della macchina diplomatica Usa (v. Iran, Iraq, Libia). Ultimo, il caso recente del Marocco, dove per bocca della nuova ambasciatrice Usa, nera "liberal", che - in tema di diritti umani nel Sahara - ha proposto di sottrarre il controllo al Marocco ed affidarlo all'ONU (ampliando le competenze della "Minurso").
Risultato, il risentimento dell'unico (vero) alleato in zona.

29.04.13 Enrico Boyer

 Kedar concorda sicuramente con le sue analisi, noi le condividiamo in pieno. La politica estera americana sta commettendo nel Magred errori colossali, ne pagheremo tutti le conseguenze.
IC redazione

 

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