Gli ebrei nella Resistenza
Da Varsavia, il commento di Michael Levi
E i combattenti della Brigata Ebraica israeliana ?
Ho letto con enorme stupore le notizie apparse sui giornali Italiani. Durante la manifestazioni a Roma per l’ anniversario del 25 Aprile che celebra la fine del ventennio fascista e dell’ occupazione nazista in Italia, è stato impedito agli amici di Israele di ricordare la gloriosa Brigata Ebraica. L’ ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani, si è giustificata dicendo che non potevano prendere la parola per evitare situazioni di tensione con altri gruppi. Per questo inspiegabile motivo non era stato permesso di intervenire.
Eppure bisogna ricordare con la massima onestà che se c’è un popolo cha ha partecipato alla Resistenza, in numero maggiore di altri, consideratoùa la loro percentuale, quel popolo è il popolo ebraico.
Fin dal periodo biblico, quello descritto nella Torah, gli ebrei hanno combattuto per la tolleranza e per la liberta’ di culto della propria religione. Il popolo ebraico ancora oggi ricorda la lotta dei partigiani Maccabei che nel 167-167 BCE hanno lottato con coraggio contro l’ armatissimo impero seleucide. Hanno lottato per difedere la loro liberta’ di preghiera nel Tempio di Gerusalemme, riconquistandolo. Sono celebrati ogni anno nella festa di Hanukkah, con l'accensione delle otto candele a ricordo del loro eroismo.
Gli ebrei, due secoli dopo, furono costretti a lottare ancora contro la violenza e l' ingiustizia dell’ Impero Romano che occupava la terra d’ Israele. Ricordiamo con fierezza gli eroi di Masada, i partigiani che resistettero per anni all’ assedio dei Romani comandati da Lucio Flavio Silva nella roccaforte che sovrasta il Mar Morto.
Nel medio evo gli ebrei hanno sofferto ingiustizie, persecuzioni, odio religioso, pregiudizi, false accuse di omicidi rituali. I progrom colpivano gli ebrei in tutta Europa. Il nostro popolo ha sofferto durante le crociate, nelle inquisizioni, e’ stato espulso nel 1492 in massa dalla Spagna e dalle sue colonie, incluse le regioni meridionali italiane e dalla Sicilia, per decisione della cattolicissima regina Isabella I di Castiglia. Chi non si convertiva o se ne andava,perdendo ogni avere, oppure veniva barbatamente ucciso.
E che dire della lotta degli ebrei in Polonia nel XIX secolo per creare condizioni di lavoro piu’ umane nelle industrie ? Mi riferisco al movimento sindacale chiamato Yidisher Arbeiter Bund in Lite, Poyln und Rusland , ovvero l'Unione generale dei lavoratori della Lituania, Polonia e Russia. Da queste lotte e da questo movimento nacquero i moderni sindacati.
Tre dei famosi mille al seguito di Garibaldi erano ebrei. L’ eroe garibaldino Francesco Nullo combatte’ in Polonia nel 1863, contro l’ impero zarista, al fianco di gruppi ebraici.
Poi si abbattè su di noi la Shoah. Nella tragedia piu’ grande dell’ umanita’, gli ebrei hanno trovato il coraggio di lottare dentro e fuori dai Ghetti. Abbiamo commemorato il 19 Aprile scorso l’ anniversario della Rivolta del Ghetto di Varsavia. Abbiamo sentito testimonianze agghiaccianti dai sopravvissuti. Ad Agosto ci sara’ la commemorazione del Ghetto di Bialystok (16 Agosto 1943), la seconda rivolta piu’ sanguinosa e difficile dopo quella di Varsavia. Anche lì gli eroi del ghetto si sono opposti a mani nude contro il nemico tedesco. I partigiani ebrei del Ghetto di Bialystok si chiamavano Antyfaszystowska Organizacja Bojowa, Organizzazione Militare Anti-fascista.
Si stima che durante la 2 guerra mondiale, circa 30.000 ebrei lottarono come partigiani contro il nemico nazista ed fascista in quasi tutti i paesi occupati europei. I piu’ famosi furono il gruppo guidato dai fratelli Bielski, nella Polonia Orientale ora Bielorussia, formato da quattro fratelli dopo che la loro famiglia fu uccisa dei tedesci nel 1941 nel Ghetto di Nowogródek. Si nascosero nei boschi per formare una valorosa unita’ combattente partigiana. Le loro imprese sono entrate nella storia. Come non ricordare Primo Levi, che raccontò l’ inferno di Auschwitz ?.
Quello che accadde a molti partigiani e civili ebrei sopravvisuti alla Shoah e’ raccappricciate. Una volta arrivati in Israele, nel luogo dove credevano di poter vivere in pace, furono costretti a combattere nuove guerre contro gli stati arabi. La prima fu la guerra d’ Indipendenza dello Stato d’ Israele. Gli Israeliani, molti dei quali sopravvissuti alla Shoah, furono accerchiati e costretti a difendersi dall’ attacco degli eserciti egiziano, giordano, siriano, iracheno e da contingenti aggiuntivi inviati dall Arabia Saudita e dallo Yemen. Una lotta impari, che solo una grande eroismo e’ riuscisto a contrastare e vincere. Ho conosciuto personalmente partigiani ebrei costretti a combattere i nazisti nelle foreste di Brest in Polonia e poi a lottare nuovamente a distanza di pochi anni, con l’ Irgun in Israele, per la sopravvivenza. Grandi eroi e grandi partigiani.
Soldati della Brigata Ebraica israeliana in Italia
E’ per questo che risulta difficilissimo comprendere le ragioni del rifiuto dell'ANPI, un' esclusione ingiusta, miserabile, che si rinnova ormai da anni. Ci viene da dire, ricordando la testimonianza di Primo Levi: Se questi sono partigiani.
http://www.jewishpartisans.org/t_switch.php?pageName=what+is+who+1
Michael Levi