Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 23/04/2013, a pag. 20, l'articolo di Guido Olimpio dal titolo " Progettavano attacco al treno Toronto-New York. Arrestati due qaedisti ".


Guido Olimpio

al Qaeda
WASHINGTON — Nelle carte sequestrate a Osama nella palazzina di Abbottabad, Pakistan, c'era un'indicazione precisa: colpite i trasporti ferroviari, fate deragliare un treno. E una cellula aveva raccolto il segnale preparandosi a colpire, in territorio canadese, la linea Toronto-New York. La polizia ha annunciato ieri l'arresto di due terroristi a Montreal. Elementi che avevano già fatto le ricognizioni e studiato come attaccare il «segmento» che collega le due città. Secondo gli investigatori canadesi i militanti, ispirati da Al Qaeda, avevano la capacità di agire ma non ci sarebbe stato pericolo immediato per i civili: il «complotto era alla fase iniziale». L'indagine, partita nell'estate del 2012 e svolta con l'Fbi, ha escluso per ora un legame con le bombe di Boston.
Grave l'accusa mossa dalla magistratura. I due terroristi, Chiheb Esseghaier e Raed Jaser, trentenni, che non sarebbero cittadini canadesi, hanno ricevuto ordini e linee guida da elementi qaedisti presenti in Iran. Contatti monitorati dalle forze di sicurezza occidentali, sempre attente alla colonia di Al Qaeda stabilitasi nell'inverno 2001 in terra iraniana. Un buon numero di dirigenti del movimento e alcuni familiari di Osama avevano trovato ospitalità dopo la caduta dei talebani. I pasdaran li hanno messi in residenza sorvegliata ma, con il tempo, alcuni di loro hanno riacquistato una certa libertà di movimento. Fino a poche settimane fa risiedeva in Iran anche il genero di Bin Laden, Abu Ghaith, poi arrestato dagli Usa mentre cercava di raggiungere il Kuwait via Turchia.
Già nel 2003, dopo attentati in Arabia Saudita e Marocco, l'intelligence aveva sostenuto che l'ordine era arrivato da un alto dirigente qaedista residente in Iran. E' evidente che le rivelazioni arrivate dal Canada mettono in imbarazzo gli ayatollah, anche se la polizia canadese ha precisato che «non ci sono prove di un coinvolgimento dello Stato». All'indomani del raid nel quale fu ucciso Bin Laden, gli 007 americani rivelarono che il capo di Al Qaeda voleva che i suoi uomini in Occidente prendessero di mira i treni. Se non avevano esplosivi — era l'idea — potevano cercare di provocarne il deragliamento da un ponte. Una minaccia presa sul serio.
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